nessi da indagare
C’è un nesso causa-effetto tra le vaccinazioni obbligatorie prescritte dalla legge e i danni gravissimi e permanenti riportati da un bambino di Terrasini? Sembra proprio che ci sia e, malgrado ciò, il ministero della Salute non pagherà per quanto accaduto perché la domanda non sarebbe stata presentata in tempo. Anche Franco Antonello, scrittore e padre di un ragazzo autistico, sia nel suo libro Se ti abbraccio non aver paura che nelle interviste, fa cenno al fatto che, fino a prima della vaccinazione, suo figlio sembrava non avere disturbi. Nessuna affermazione può essere categorica, ma è giusto chiedersi quale sia il rapporto tra rischi e benefici delle vaccinazioni. Sembra che non sia stato dimostrato scientificamente che non esiste nesso tra vaccinazioni e autismo. È vero che basterebbe pensare ai paesi del terzo mondo per vedere i vantaggi dei vaccini, e che qui, nei paesi occidentali ci siamo dimenticati di quelle malattie perché praticamente scomparse e ci siamo dimenticati dei danni e delle vittime causate da malattie per le quali esiste un vaccino.
Abbiamo sradicato nel Terzo Mondo gran parte delle malattie infettive che hanno seminato morti infantili, ma le condizioni locali, lì, sono veramente tali da obbligare alle vaccinazioni di massa, mentre in Italia questo problema non c’è. E’ ancora da verificare se alcune vaccinazioni come quelle per il morbillo e la rosolia, non siano più portatrici di rischio rispetto le loro stesse malattie che noi tutti, nella vita, abbiamo superato perfettamente. I bombardamenti mediatici di massa si sostituiscono spesso alle indicazioni che dovrebbero essere fornite dal Medico Curante. Le pressioni dell’Industria sono così invadenti da imporre agli Organi Ministeriali campagne devastanti (come è accaduto, per esempio, per la Febbre Suina). Ma non si parla del principio della cautela, che andrebbe divulgato esattamente allo stesso modo. Basterebbe un solo caso di patologia da introduzione vaccinale, come quello di Terrasini o altri sui quali forse non siamo stati informati, per imporre un principio di cautela, un Programma di Prevenzione non solo delle patologie sottoposte a vaccinazione ma di prevenzione delle complicanze.
Occorre un maggiore controllo: visite cliniche presso le Asl prima della pratica vaccinale, obbligatorietà della prescrizione medica vaccinale, imposizione di sanzioni penali per coloro che praticano autovaccinazioni e per coloro che vendono prodotti vaccinali senza prescrizione. Mi preoccupa il fatto che, se è vero che il nesso tra vaccinazioni e autismo non sia stato dimostrato scientificamente, è vero anche che non è stato dimostrato il contrario. L’aumento dei casi di autismo e il sospetto di grossi interessi nel campo farmaceutico, senza allarmismi esagerati, dovrebbe indurre alla cautela, e ad una maggiore informazione con campagne mediatiche pari a quelle dedicate ai vaccini.
Problema autismo…tema dolente! Per quanto tempo ne hanno sopportato del tutto ingiustamente il peso le madri considerate implicitamente le responsabili della malattia del figlio. Se ne ricercavano le origini in un rapporto mancato, quasi in un rifiuto inconscio di quel bambino che, non sentendosi accolto da chi per primo gli avrebbe dovuto dare amore, era condannato a non riuscire più a stabilire alcun rapporto con la realtà circostante. Eppure, quanto amore si vede proprio in questi genitori, spesso lasciati soli a gestire quotidianamente un situazione così complessa. Segnalo un altro bel libro di Gianluca Nicoletti (giornalista di Radio 24) “Una notte ho sognato che parlavi”. Collego poi il problema vaccinazioni all’allarme lanciato dalle organizzazioni internazionali riguardo all’uso eccessivo di antibiotici che porta a selezionare ceppi di batteri sempre più resistenti tanto da renere alcune infezioni molto più gravi.
Grazie Silvia per il libro consigliato e per il contributo all’articolo. Anche sugli antibiotici dovremmo indagare. Ogni giorno si scoprono nuove e tristi notizie su un business che indegnamente utilizza la salute dei cittadini