la città sostiene i magistrati minacciati
C’è stata domenica pomeriggio al Golden, una affollata manifestazione di sostegno cittadino ai magistrati che la mafiapubblicamente e reiteratamente sta minacciando. E il palese atto di solidarietà e partecipazione ha immediatamente rivelato la sua forza e la sua validità. Non soltanto per chi, in nome di un lavoro ed un impegno a cui crede, mette a rischio la propria vita e in ogni caso la propria libertà e autonomia, ma per aver dimostrato sia ai presenti quanto a tutti coloro che hanno a cuore la soluzione e la chiarezza di un problema di estrema gravità, due cose ben precise: la prima, che a mancate o inadeguate risposte delle istituzioni fa da contraltare una città viva e presente e che l’incontro che ha visto insieme tanti protagonisti, è stato organizzato da “Il fatto quotidiano”. Da un giornale nazionale. Perché il problema mafia, Stato-mafia, vittime di mafia siciliane soprattutto, è problema nazionale. E il giornale di Padellaro lo ha tenuto in gran conto, dando voce, presenza, possibilità di confronto. C’è una grande ombra che può oscurarci tutti ancora, da Palermo a Roma, a Torino e forse in parte di Europa e di America, di Cina o di Russia. Di un qualunque luogo sul quale un governo onesto, competente e incorruttibile tenga in giusto conto il destino delle città. Non distraiamoci. Le minacce si moltiplicano nei confronti di chi conosce il suo dovere e le ragioni di esso. Si tratta solo di strategia del terrore, di rimescolìo di brutte carte che ricercano posto in un brutto tavolo da gioco? In ogni caso, se dovessimo pensare che chi vuole colpire non avverte, non per questo possiamo ritenerci meno insicuri. E comunque, non meno indignati. Il cittadino degno di esser tale vuole un governo degno di fare la sua parte. E non può più fermarsi o tacere se la grande ombra non si dirada e scompare.