la signora del corallo e delle pietre
Davanti ai miei occhi c’è la foto di un tralcio di corallo arricchito da perle. L’autrice di questo gioiello sembra ammiccarmi sorridendo dallacopertina del libro che Giorgio, suo marito, ha scritto su di lei. Lei è Marilù Fernandez, morta più di un anno fa. Era, molti ricorderanno, una disegnatrice anzi una “autrice” di gioielli, conosciuta ormai ovunque da Parigi a Dubai, da Milano al principato di Monaco che emise perfino un francobollo con l’immagine di una sua collana. In questo periodo di feste ho partecipato a una manifestazione che ha voluto mutare il dolore del marito e di Federica e Gabriele in un ricordo creativo. Infatti l’atelier, che era il suo luogo di lavoro ed espositivo, è stato aperto a giovani orafi, creatori di gioielli ed a stilisti perché possano consultare gratuitamente la ricca biblioteca di libri sulla storia del corallo ed altre pietre, rivedere le creazioni più importanti di Marilù e soprattutto esporre senza nessuna spesa le proprie opere e farsi conoscere, cosa importante e difficile con il pubblico palermitano così diffidente. Per Marilù era stato facile, perché era dotata di una complicità con il mondo e le cose tale da creare attorno a sé vere e proprie correnti di empatia.
Le prime clienti eravamo state noi cugine, le amiche, le sue sorelle, ogni gioiello anche il più semplice che indossavamo lei ci spiegava come avrebbe potuto trasformarlo in un pezzo unico. Io le diedi subito fiducia così che mi trovai ad avere, da vecchi fili di corallo diTrapani, un gioiello che sembra incresparsi attorno al mio collo suscitando l’ammirazione di tutti. Il materiale con cui le piaceva lavorare di più era proprio il corallo. La chiamarono “la signora del corallo”, termine secondo me elitario e restrittivo, io l’avrei chiamata la “donna delle pietre” poiché nelle sue mani qualunque pietra più o meno preziosa prendeva, unita alle altre, forme particolari. Ben presto col solo passa parola fu conosciuta da tutti. Artiste come Katia Ricciarelli, Carla Fracci, indossavano spesso suoi gioielli, Luca Giurato la chiamava alla sua trasmissione del mattino per parlare di corallo, di vita, e del suo essere donna, perché no anche di astrologia e dei suoi viaggi in oriente per trovare in paesi diversi le pietre più adatte. Divenne famosa anche all’estero e quando il lama tibetano Kirti Tsengiab venne in visita a Palermo e chiese di conoscerla, ne fu molto sorpresa perché né lei né i suoi familiari avevano sollecitato quella visita, e non ne capirono il perché. Ma quando il monaco giunse, malgrado la differenza delle lingue riuscirono a comprendersi e parlarono di Buddha e di cristianesimo ed al momento di salutarsi fu lui a regalarle un piccolo gioiello antico. In verità all’inizio di questo articolo volevo parlare solo dello spazio espositivo messo a disposizione, in questi giorni, dalla famiglia, forse sarebbe stato meglio dare il compito a qualcun altro più obbiettivo, ma proprio perché la conoscevo bene, ho voluto dare la mia testimonianza sul suo essere una donna particolare, un’artista di grande genialità e mi piace salutarla con le parole che le dedicò la vedova di Borges, Ester sua amica: «Da me la povera magìa della parola—da te l’eternità della forma del mare e dei coralli».
Ho conosciuto Marilù a Napoli una donna indimenticabile per la sua travolgente simpatia, credevo che dato il successo che aveva in ogni luogo ormai vivesse all’estero. Ho appreso da voi della sua morte e ne sono dispiaciuta tanto tanto, è tardi ma voglio dare un’abbraccio ai familiari.
Mi fa piacere che la ricordiate, perchè Marilù era qualcosa in più di una creatrice di gioielli era un po’ maga a ciascuno dava il gioiello più adatto capendo alla perfezione l’animo di ognuno
Carissima Silvana, grazie per aver voluto ricordare la nostra Marilù come solo tu potevi e hai saputo fare.
Affettuosamente, Giorgio e Federica
Ciao Silvana,
grazie mille per il pensiero e le belle parole,
ho lavorato 10 anni a fianco di mia madre, ne ho appreso arte e mestiere per questo la sua attività ed il suo sogno continuano in me, ti giro il link del sito dove potrai trovare le sue collezioni ed un archivio di foto recenti e passate,
saluti Gabriele