viva viva Emma Dante
Ancora sono nell’aria gli echi dell’opera di Richard Strauss “Feuersnot” che ieri ha aperto la stagione operistica del teatro Massimo, ancora non abbiamo visto lo spettacolo ma conosciamo troppo bene l’intelligenza, il segno della genialità che Emma Dante lascia in qualunque cosa faccia e perciò ci sentiamo, anche solo per le recensioni e le parole di chi era presente alla prima, di congratularci con lei, artista magistralmente eclettica da scrivere con la A maiuscola. Quindi ci uniamo, ahinoi solo idealmente, agli applausi che, pare durati più di dieci minuti, a lei regista e al direttore Maestro Gabriele Ferro ha riservato un pubblico entusiasta, compresi i loggionisti fra il pubblico delle grandi occasioni che è tornato a gremire la sala di un teatro che ci auguriamo in ripresa, grazie anche al rientro di una “figlia” di gran talento reduce dagli elogi conquistati all’Opera di Parigi e alla Scala di Milano. Brava Emma, persone vive come te sono molto importanti per una città che deve, ancora una volta, risvegliarsi e prova a farlo finalmente accorgendosi di disporre di energie straordinarie. E quelli che da tempo seguiamo Emma Dante nel garage della Vicaria, il locale interrato che la sua arte ha saputo trasformare in “sala ipogea” pur se ignorata dalla ufficialità, siamo molto contenti per lei che entra nell’Olimpo degli artisti acclamati e per noi che “lo sapevamo”, noi, il suo valore.
(foto di R.Garbo di una scena dell’opera e di Emma Dante fra il M.Gabriele Ferro e il commissario Fabio Carapezza Guttuso)