Sera di Gennaio Anno Domini 2014

26 febbraio 2014 di: Stefania Di Filippo
Sera di Gennaio, Anno Domini 2014. Vi starete chiedendo perché ho cominciato con un’intestazione, per così dire, medievale. Immaginatevi due ventiduenni che si incontrano dopo anni, hanno frequentato insieme le elementari, si sono lasciate da bambine ed adesso sono due donne belle e fatte. Si scambiano le solite frasi di cortesia, fino alla fatidica domanda: “E nella vita che fai?”, una risponde dicendo che le mancano 5 materie alla Laurea, che ha vissuto all’estero per un periodo di tempo, che scrive per un giornale palermitano nella speranza di riuscire ad essere, un giorno, quello che ha desiderato da bambina e conclude con un “E tu?” ricevendo come risposta un “Io ho lui” dall’altra che rivolge lo sguardo al suo ragazzo. Un “Io ho lui” che nel 2014 dovrebbe racchiudere un “Tu avrai e sarai anche tutte queste cose ma non hai nessuno?”, un “Tu hai questo perché non hai l’amore?” Davvero nel XXI secolo si possono pensare ancora cose del genere? E non sto parlando di mentalità maschiliste, ma di mentalità patriarcali portate avanti da menti femminili, perché la mentalità maschilista e patricale esisterà ancora, e pur vero, ma se non si riesce a smorzarla è anche perché continuano ad esistere donne di questo genere, donne che non concepiscono entrambe le cose, che non concepiscono la soddisfazione personale e l’amore per l’altrui persona come complementari e pensano possano solo escludersi a vicenda, donne che dicono “Io ho lui” e a cui mi verrebbe voglia di rispondere “Okay, avrai anche lui, ma se lui un giorno se ne va? Trova un’altra bocca da baciare, un altro corpo da accarezzare, a te che rimane?”. Una persona un giorno mi disse: “Gli altri ti percepiscono come tu ti vedi” ed è la verità, in questo caso, è il vedersi e rapportarsi ad un oggetto, il sentirsi proprietà di qualcuno e sentire quel qualcuno nostra proprietà, che influisce a rendere materialisti i rapporti, i rapporti di una società che di consumistico, di “fruibile” continua a vedere anche i rapporti interpersonali ed, in primis, se stessa.

4 commenti su questo articolo:

  1. Luciana scrive:

    Questo articolo inquadra perfettamente una delle ragioni per cui il maschilismo continua a fiorire è alimentato infatti proprio dalle donne.

  2. Giulia scrive:

    Purtroppo sono ancora troppe le donne che credono che l’amore sia una ragione di vita. E’ bello essere amati, è bellissimo amare, ma come si può anche solo pensare che questa sia la condizione necessaria e sufficiente per Vivere, nel senso più completo della parola? Ho sempre rifiutato espressioni come “siamo due parti di un intero”, “le due metà di una mela” perchè, a mio modesto parere, l’obiettivo di una persona deve essere quello di completare se stessa e non di farsi completare da qualcun altro. Detto ciò, Palermo, Roma, .. la situazione non cambia!

  3. Ines scrive:

    Anche se è scritto con uno stile ancora infantile è molto profondo, perchè il maschilismo inizia proprio da quel io sono sua e poi lui è mio! Ragazze sveglia voi avete voi stesse non lui!

  4. Adele scrive:

    Ed anche se questo lui non lasciasse la fidanzata per professione questa vivrebbe solo di lui? Niente interessi personali, niente libri, film, teatro niente fantasia, creatività, lui solo lui, RICOVERATA alla neuro deliri questa ragazza!!!!

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