“Il cecchino di Kiev, la croce e un finale sconosciuto (ma forse è meglio così)” da Il Venerdi di Repubblica 7\3\2014.

7 marzo 2014 di: Filippo Ceccarelli

“L’uomo biondo è un cecchino della polizia, il che significa che probabilmente poco prima ha sparato sulla folla e ucciso persone, decine e decine di poveracci avendo lasciato la pelle sulla Majdan. Qualche coraggioso è riuscito a catturarlo in cima a uno di quei giganteschi palazzi di cui si intravede uno spezzone alle spalle dell’ammasso umano, e l’ha trascinato in piazza…

La croce. Impugnata quasi fosse un’arma, gliela sbattono in faccia, tra naso e bocca. Qualcuno ha scritto:gliela vogliono far baciare, come si faceva ai condannati a morte. Ma qui, rispetto alle esecuzioni, si avverte qualcosa di peggio: la fretta nel parapiglia, forse l’ansia di lavarsi la coscienza prima della vendetta. Invano si è cercato qualche altro scatto per capire come sarebbe finita. Meglio così, per una volta, meglio non sapere se c’è stato il miracolo. “

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