Una settimana di fuoco
Allora, per ricapitolare, la prossima settimana ci aspetta:
1) Accantonamento temporaneo della nuova legge elettorale (il cosiddetto Italicum), approvata alla Camera, ma che sarà messa in votazione al Senato solo DOPO che questo voterà la legge costituzionale che abolisce il Senato stesso. 2) Il disegno di legge che abolisce il Senato, di iniziativa governativa, è quasi pronto, ma non del tutto. Venerdì 28 marzo si terrà la direzione del Partito democratico che lo approverà nel testo definitivo; quindi sarà immediatamente inviato al Senato. Termine presunto per la sua approvazione (in prima lettura): 25 maggio. 3). E il disegno di legge sul lavoro, che sta particolarmente a cuore a molte di noi? Sembrerebbe essersi perso un po’ per strada, tra osservazioni critiche anche pesanti da parte della Confindustria e della CGIl (la “strana coppia” che da alcuni mesi si fa sentire, con tempistica simile, su temi di particolare peso della politica italiana). Alle riserve esplicite di queste due importanti organizzazioni, protagoniste del mondo del lavoro, in quanto rappresentanti delle imprese l’una e dei lavoratori dipendenti l’altra, il premier Matteo Renzi ha risposto – con la brutalità ma anche con la chiarezza che sta caratterizzando la sua azione – “Liberi loro di criticare, liberi noi di agire”. Bum! Non c’è un eccesso di disinvoltura ed autoreferenzialità in dichiarazioni come questa?
Per ora mi sono limitata a fornire, senza commenti, una sorta di calendario minimo della prossima settimana, richiamando sugli eventi politici all’ordine dl giorno la mia e la vostra attenzione. Sono giorni che decideranno, in un modo o nell’altro, le sorti del nostro paese. Attenzione, dunque!
Leggo sempre con piacere i tuoi articoli perché mi tengono informata sulla politica e su quanto si profila in termini di cambiamenti. Non sempre si ha il tempo di leggere i quotidiani e questa rubrica supplisce bene.