“Bergoglio e Pannella, dialogo tra un Papa e un vecchio radicale” dal Fatto Quotidiano del 26\4\2014

26 aprile 2014 di: Marco Politi

“ …Ma la telefonata inaspettata di Bergoglio a Marco Pannella costituisce un altro colpo magistrale di comunicazione del papa “venuto dalla fine del mondo”, perché proprio nel momento in cui domenica la Chiesa cattolica con la celebrazione dei quattro papi (due santi e due viventi) si concede l’esaltazione massima del proprio potere di influenza sull’immaginario dei contemporanei, il capo del cattolicesimo ricorda con il suo gesto che la Chiesa non può illudersi che basti chiudersi in se stessa, ma deve saper comunicare con quanti la pensano diversamente. Compresi coloro che per una vita intera hanno combattuto il clericalismo delle gerarchie ecclesiastiche.

No, non piacerà a molti della vecchia guardia curiale la telefonata del papa argentino. Perché un supremo pontefice – secondo costoro – non dovrebbe rivolgere la parola a chi ha riservato parole di fuoco a preti e cardinali che in Italia hanno fatto barriera contro molte leggi liberatorie. Ma se invece la Chiesa deve essere ospedale da campo nella crisi esistenziale e sociale contemporanea, come ritiene papa Francesco, non si fanno esami del sangue preventivi a chi ci sta di fronte. Una vecchia foto ritrae Marco Pannella ed Emma Bonino dinanzi a papa Wojtyla nel 1986. Si trattava di un’occasione ufficiale: l’incontro di Giovanni Paolo II con il consiglio dell’associazione Food and Disarmament International, di cui entrambi facevano parte. La differenza sta qui. Papa Francesco non ha bisogno di paraventi ufficiali per parlare da uomo a uomo.”

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