Gara scrittura

1 aprile 2014 di: Letizia Lipari

Una volta Benigni disse che “in Italia ci sono più scrittori che lettori”; non c’è da stupirsi, quindi, se il primo talent show letterario al mondo lo abbiamo prodotto noi. Così da dicembre Masterpiece, lo show per gli aspiranti scrittori, è andato ad allungare la lista dei vari Ballando con le stelle (aspiranti ballerini), Masterchef (aspiranti cuochi), Amici (aspiranti vari).

Ma va benissimo. Chi per curiosità, chi per passione, tutti li abbiamo guardati almeno qualche volta. Inquietante è però notare come i meccanismi di questi programmi fotografino perfettamente una discutibile tendenza degli ultimi anni: la tendenza a premiare chi si presenta meglio piuttosto che chi è più bravo. Si concede scarsa attenzione alla qualità delle opere artistiche (a Masterpiece a stento gli autori leggevano qualche riga dei loro romanzi), puntando i riflettori sulla personalità, l’aspetto e la biografia (meglio se ricca di eventi drammatici e insoliti) degli aspiranti qualcosa. Insomma, chi riesce ad accattivarsi l’attenzione e la simpatia di giurati severi e pubblico, allora ecco che potrà sperare di vincere, avere successo e finalmente emergere.

Che a raggiungere la notorietà siano in primis coloro che riescono a fare apprezzare le loro opere e performances dal grande pubblico piuttosto che da una minoranza di lettori/spettatori colti è normale, ed è inutile e stupido fare polemica su questo: è sempre stato così, fa parte delle regole. Quello che lo è meno è il progressivo spostarsi dell’attenzione dal prodotto artistico al modo di presentarsi dell’autore.

Così l’immagine che viene offerta è che per tutti quei giovani che anziché il posto fisso sognano una carriera artistica l’unico modo di farsi strada sia di concentrarsi sullo spettacolo di sé.

Il rischio è che i più talentuosi artisti delle nuove generazioni non siano così telegenici e sfrontati da riuscire emergere in questo sistema, o che semplicemente non abbiano alcuna voglia di sottostare a queste regole. Con loro potrebbero rimanere nell’ombra anche alcune fra le più valide e originali produzioni artistiche dei prossimi anni.

1 commento su questo articolo:

  1. Germana.P scrive:

    Con questo metro l’unica cosa che servirà a questo mondo è la fotogenia, ma insomma scrittori andate alla riscossa

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