Gente di qualità

4 aprile 2014 di: Ricerca Iconografica- testo di Mariachiara Di Trapani

Sunburn in Naples © Brea Souders

Brea Souders crea un racconto visivo che ben interpreta il pensiero di Magritte, per il quale l’arte non è un fine in sé, ma un mezzo per evocare l’essenziale mistero dell’esistere.

La giovane artista (32) nella sua opera usa un linguaggio che guarda alla storia dell’arte e la reinterpreta con stile personale attraverso un uso brillante e fresco del colore che richiama l’illustrazione.

In un’ atmosfera di sospensione brulicante di silenzi e brusii , crea immagini in cui si fondono l’ ironia e un senso lieve di mistero.Linee e ombre, curve di corpi femminili, lo stelo di un fiore, frammenti di un collage, dettagli di luce e sfumature cromatiche, pieni e vuoti, partecipano della stessa armonia compositiva. Non conosciamo i volti delle giovani donne, ritratte da Brea.

Sono sempre di spalle, il suo obiettivo ne svela la nuca, esaltandone una delicata e vulnerabile femminilità, espressa nella raffinatezza di pose e dettagli, capelli sapientemente raccolti in uno chignon, la curva armoniosa di un’ ombra svestita, i riflessi iridiscenti di una conchiglia, i segni sulla pelle di una scottatura estiva… Punctum di ogni immagine è un soffio di vento che spira dolcemente pensieri memorie e sentimenti che hanno il ritmo dei versi di Nazim Hikmet ”verrà il tramonto, mia rosa/ e al di là della notte/mi aspetterà/spero/il sapore di un nuovo azzurro.”

Bio- Brea Souders vive a New York dopo aver a lungo studiato e vissuto in Francia. Le sue fotografie sono esposte in gallerie ( in Italia da Camera 16 contemporary art di Milano) e festival internazionali in Europa come in Asia. Tra i premi ricevuti a Women in Photography/LTI-Lightside Kodak materials ( 2011) e “The Camera Club of New York, Darkroom Residency, New York, 2013. Collabora e pubblica le sue fotografie su New York Magazine, T Magazine, Marie Claire, Le Monde Magazine, Bloomberg Businessweek etc…

Info. breasouders@gmail.com

info@camera16.it

- Brea Souders creates a visual story that plays well the Magritte’s thought and legacy : art is not an end in itself , but art means evoke the essential mystery of existence. The young artist (32 ) in her work uses a language that looks at the history of art and reinterprets it with personal style through a cool, fresh and brilliant use of color that is so close to the illustration.

In a suspension bustling atmosphere of silence and murmurs , Brea creates images that mix together gentle irony and a sense of mystery.

Lines and shadows , curves of a female body , the stem of a flower, a collage of fragments , details of light and shades , full and empty, participate in the same bright composition of harmony .We do not see the faces of the young women portrayed by Brea . They are always behind, the picture reveals the nape of their neck , enhancing a delicate and vulnerable femininity , expressed in the refinement of poses and details, cleverly hair in a bun , the curve of a  shadow undressed , the iridescent reflections of a shell , the marks on the skin of a burn summer …

Punctum of each image is a breath of wind that blows gently memories thoughts and feelings that have the rhythm of the verses of Nazim Hikmet “ it will sunset, my rose / and beyond the night / it will wait / I hope / the taste of a new blue . “

BIO- Brea Souders is an artist based in New York City.Her work has been exhibited in galleries and festivals internationally, including the Hyères International Festivalof Photography & Fashion, France,  and the Singapore International Photography Festival. She has received a Darkroom Residency at the Camera Club of New York,  and a Women in Photography/LTI-Lightside Kodak materials grant.

Souders’ artwork has been featured in New York Magazine, Vice,  and she has photographed for the New York Times T Magazine, Marie Claire, Le Monde Magazine, Bloomberg Businessweek, etc…

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