i versi crescono
Tutta l’opera poetica di Marina Cvetaeva discende dalla verticalità di uno sguardo e di un sentire che, pur intercettando e attraversando la storia e la realtà o – come scrive la stessa poeta – gli “indizi terrestri”, mai abbandona il cielo, le costellazioni, il mistero della luce e della luce la sua gioia e la sua pena. Solo ai poeti, scrive Marina, è dato, straripando dalle rive, rotti gli argini, rubare anche le vergini agli dei.
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I versi crescono, come le stelle e come le rose,
come la bellezza – inutile in famiglia.
E alle corone e alle apoteosi –
una sola risposta: “Di dove questo mi viene?”
Noi dormiamo, ed ecco, oltre le lastre di pietra,
il celeste ospite, in quattro petali.
Mondo, cerca di capire! Il poeta – nel sonno – scopre
la legge della stella e la formula del fiore.
Marina Cvetaeva
Belle poesie, complimenti anche a Rosanna che sceglie immagini belle quanto le poesie!
grazie, complimento che mi ripaga della fatica di scegliere le immagini giuste, che sono lieta di vedere apprezzate.