intolleranza di sinistra
Chiedere pochi centesimi davanti a un supermercato, in piazza o sul ciglio della strada costa caro. Un mendicante potràpagare il suo reato ricevendo un foglio di via o l’espulsione dal territorio per almeno tre anni, vero e proprio rimpatrio perché la maggior parte delle persone che chiedono l’elemosina è di nazionalità straniera. Sembra uno dei tanti rigurgiti amministrativi dell’intolleranza leghista e invece è proprio questa la ricetta che la sinistra veneta ha deciso di mettere in campo contro chi chiede l’elemosina per strada. I sindaci Pd di Venezia, Treviso e Padova hanno infatti dato vita ad un asse che consentirà loro di schedare i più poveri e punirli. L’obiettivo, difendere i cittadini dalle molestie, dall’insistenza e dalle suppliche di chi ha fame.
“Patto di sicurezza metropolitana”, questa l’espressione utilizzata per definire l’operazione portata avanti dai tre sindaci Ivo Rossi, Giovanni Manildo e Giorgio Orsoni contro il racket dell’accattonaggio, per la sicurezza dei cittadini. Anche così, ammantato da queste “nobili” intenzioni, il patto sembra più un tentativo di sottrarre consenso elettorale e terreno politico alla Lega che, questa volta e paradossalmente, non c’entra nulla. O meglio, possiamo definire l’intolleranza e la xenofobia della Lega le mandanti morali dell’intera operazione, ma la “mano armata” contro le nuove povertà è quella delle amministrazioni di sinistra.
Sicuramente cavalcare l’onda dell’intolleranza sarà utile ad ottenere una manciata di voti in più, ma la sconfitta politica è grande: la sinistra non riesce a trovare un sistema per lottare contro la fame che non sia quello delle sanzioni nei confronti di chi non ha nulla da perdere. La banca dati prevista dal Patto servirà a schedare i mendicanti, per evitare che si trasferiscano da una città all’altra. Come dire: avete fame? Qui non vi vogliamo, andate da un’altra parte!
Dopo 20 anni di propaganda leghista sui giornali, cosa ci si può aspettare di diverso? Purtroppo in Veneto questo è il pensiero comune, unico e trasversale ad ogni partito.
Il problema è che la sinistra, in vent’anni, non è stata capace di contrapporre nulla alla propaganda leghista.