non solo patria

21 aprile 2014 di: Francesca Traìna

Il poemetto “La Patria” è stato scritto da Patrizia Cavalli nel 2008 per il Festival dei Due Mondi di Spoleto in occasione della serata di letture: “Patria mia”. Ho scelto i versi che chiudono il poemetto perché, anche se enucleati dal testo, hanno vita poetica autonoma e possono essere letti come poesia che, esulando dal tema della “patria”, finisce per diventare un canto alla bellezza dell’Aria, del cielo di certi giorni di maggio e del silenzio quando l’anima è capace di aprirsi e andare oltre la banalità del quotidiano.

Quando non c’è più nulla da vedere,

non più persone, luoghi o architetture,

più niente da toccare o da ascoltare,

ecco che arriva finalmente intera,

tutta trasfusa: è l’aria.

Per farlo sceglie maggio, i primi giorni,

quando aprile gli si è appena sciolto

dentro – giorni santi, stupefatti,

trasparente cielo fino di battista

che i nostri sensi accolgono adoranti,

incapaci di invocare un’altra luce

se non questa dove tu, persino tu,

mia sgangherata fetida città,

sei adesso miele. Io allora,

basta così, ringrazio.

Patrizia Cavalli

4 commenti su questo articolo:

  1. Renata scrive:

    Francesca Traina ha scelto una bella terna di poesie per scuoterci. Il modo migliore di riscoprire sentimenti e capire il senso della vita quando sembra che la bruttezza e la corruzione l’abbiano deturpato.

  2. Lidia Capece scrive:

    Una buona Pasqua una buona Primavera l’augurio migliore sono queste poesie scelte dalla Traina, e messe in uno dei siti più eclettici del web, vi ho conosciuto da poco ma vi apprezzo già molto.

    • Rosanna Pirajno scrive:

      L’apprezzamento di Lidia Capece, che ringraziamo di cuore, ci inorgoglisce e ce ne vanteremo per la vita! cercheremo di stare sempre su questa strada “eclettica” che fa storcere il naso a qualcuno ma che a noi piace molto, grazie ancora.

  3. Aldo Torre scrive:

    Il sito, ha ragione la lettrice Lidia, è eclettico puoi aspettarti di tutto la poesia, scelta da competenti, l’analisi politica fatta, una volta a settimana, da chi si occupa di politica, il reparto giovani etc, etc, molti sono monocordi credendo così di portare avanti un’idea, portando avanti solo la noia.

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