non solo patria
Il poemetto “La Patria” è stato scritto da Patrizia Cavalli nel 2008 per il Festival dei Due Mondi di Spoleto in occasione della serata di letture: “Patria mia”. Ho scelto i versi che chiudono il poemetto perché, anche se enucleati dal testo, hanno vita poetica autonoma e possono essere letti come poesia che, esulando dal tema della “patria”, finisce per diventare un canto alla bellezza dell’Aria, del cielo di certi giorni di maggio e del silenzio quando l’anima è capace di aprirsi e andare oltre la banalità del quotidiano.
Quando non c’è più nulla da vedere,
non più persone, luoghi o architetture,
più niente da toccare o da ascoltare,
ecco che arriva finalmente intera,
tutta trasfusa: è l’aria.
Per farlo sceglie maggio, i primi giorni,
quando aprile gli si è appena sciolto
dentro – giorni santi, stupefatti,
trasparente cielo fino di battista
che i nostri sensi accolgono adoranti,
incapaci di invocare un’altra luce
se non questa dove tu, persino tu,
mia sgangherata fetida città,
sei adesso miele. Io allora,
basta così, ringrazio.
Patrizia Cavalli
Francesca Traina ha scelto una bella terna di poesie per scuoterci. Il modo migliore di riscoprire sentimenti e capire il senso della vita quando sembra che la bruttezza e la corruzione l’abbiano deturpato.
Una buona Pasqua una buona Primavera l’augurio migliore sono queste poesie scelte dalla Traina, e messe in uno dei siti più eclettici del web, vi ho conosciuto da poco ma vi apprezzo già molto.
L’apprezzamento di Lidia Capece, che ringraziamo di cuore, ci inorgoglisce e ce ne vanteremo per la vita! cercheremo di stare sempre su questa strada “eclettica” che fa storcere il naso a qualcuno ma che a noi piace molto, grazie ancora.
Il sito, ha ragione la lettrice Lidia, è eclettico puoi aspettarti di tutto la poesia, scelta da competenti, l’analisi politica fatta, una volta a settimana, da chi si occupa di politica, il reparto giovani etc, etc, molti sono monocordi credendo così di portare avanti un’idea, portando avanti solo la noia.