“Aldrovandi e Coppa Italia: Pansa non governa questa Polizia” da Il Fatto Quotidiano del 5\5\2014
“…I tre fatti in sequenza sono: l’artificiere che scalcia a terra la ragazza nel corso della manifestazione di Roma, gli applausi indecenti ai tre orrendi gaglioffi (dei quattro) condannati per l’omicidio colposo del povero Aldrovandi, la gestione dell’Olimpico nella sera della finale di Coppa Italia.
Nel primo caso, viste le immagini, il capo della Polizia ha realizzato il suo pensiero con una certa rapidità, prima chiedendo scusa e poi bollando l’artificiere con l’epiteto di “cretino”. Dobbiamo soffermarci sulla terminologia scelta, perché sono proprio le parole usate che definiscono in maniera inequivocabile la gravità dei fatti. E “cretino” in quel contesto era una parola profondamente sbagliata. Cretino è una parola che generalmente riguarda lo stile delle persone, le loro manchevolezze culturali, e non, come in quel caso, un’attitudine alla violenza immotivata.
Ecco perché, appena il giorno dopo, il prefetto di Roma, Giuseppe Pecoraro, intervistato da Carlo Bonini per Repubblica, ha avuto buon gioco nel contestare radicalmente la visione del Capo: “Io userei un’altra parola, io direi che il comportamento di quell’artificiere è apparentemente inspiegabile… io credo che se ci interroghiamo sul perché quell’artificiere era dove non doveva stare e ha fatto quel che le immagini mostrano e non doveva fare, magari ci avviciniamo a una possibile soluzione… forse era lì per dare una mano ai suoi colleghi, per la frenesia e la frustrazione di chi, improvvisamente, si sente bersaglio alla mercé di chi, i manifestanti, è chiamato a tutelare”.
La logica del poliziotto (Pecoraro) la conosciamo sin troppo bene, è la via giustificazionista ammantata da concetti come “frustrazione” o “frenesia”, lo stolido armamentario mesozoico per non dire che un poliziotto si è comportato in modo osceno (e soprattutto su una donna). La morale è che su quella vicenda Pansa è stato delegittimato proprio dai suoi uomini, che lo hanno considerato un po’ anima bella, risultato non esattamente lusinghiero per un capo della Polizia.”