“AMMINISTRARE A METÀ “ DA LA REPUBBLICA DEL 22\5\2014
“…Non c’è piano che contempli l’interezza, non c’è programma che non si fermi al primo tempo. Nella la gestione delle isole pedonali la parte più difficile dovrebbe essere quella di studiare i percorsi alternativi per le auto e invece, a Palermo, la sfida più ardua è spiegarli innanzitutto ai vigili urbani. Sabato scorso via Maqueda, in virtù di una presunta chiusura alle auto, doveva ospitare un’animazione organizzata da un comitato di valorosi cittadini: è finita che tutto è sfumato perché quei volontari non si sentivano talmente valorosi da rischiare l’osso del collo tra macchine delle forze dell’ordine, taxi, auto a noleggio, mezzi del car sharing e altri veicoli autorizzati che gli sfrecciavano accanto come se tutte le emergenze del pianeta passassero su quel nastro d’asfalto tra via Cavour e i Quattro Canti.
La risolutezza di un’ordinanza chiara e intellegibile dovrebbe essere inserita nel programma politico di una giunta, ancor prima di stabilire il da farsi. Esempio: non sappiamo cosa combineremo, però lo spiegheremo bene a tutti. E invece la cronaca ci ha insegnato che l’unico antidoto alla “maledizione della metà” si sviluppa in sede congressuale, convegnistica, elettorale o conviviale. Lì e solo lì le promesse sono intere e turgide come angurie, solide come l’ambizione e malleabili come la politica.
Poi, quando il gioco si fa duro i duri iniziano ad ammorbidirlo. Il ciclista investito nella Favorita pedonalizzata? “Non ci risulta, sarà stato fuori dall’isola”. Le attività sportive annullate in piazzale dei Matrimoni? “C’è stato un equivoco, la gente si è divertita lo stesso”. Il flop delle isole pedonali? “Solo boicottaggi. Non ne accetteremo più”. L’amministrazione comunale fa quadrato, sfodera la grinta istituzionale e si batte per la verità. O anche per mezza….”