“L’Inutile vendetta del ragioniere” dal Blog di G.Palazzotto del 23\6\14

23 giugno 2014 di: Gery Palazzotto

“…Se la pratica che vi riguarda è ingiustificatamente sepolta tra le scartoffie di un ufficio pubblico, se la legittima risposta a una vostra istanza non arriva entro i tempi regolamentari, se aspettate un pagamento o se, più semplicemente, chiedete un feedback per qualcosa che per voi è importante, ci sarà sempre un ragioniere al vostro capolinea. Sarà stanco, o annoiato, o preso da altro.

Rassegnatevi, non avrà mai tempo per voi perché la sua inerzia, dinanzi a qualcuno che dipende dalle sue mosse, è per lui la migliore soddisfazione. Non facendo ciò che dovrebbe fare, costui si prende la rivincita contro un mondo che cerca di relegarlo al posto che merita. E sembra urlare: “Vedete che a qualcosa e a qualcuno servo?”.

In realtà lui non serve a nulla perché è il suo non esserci a determinare il valore della sua presenza. Tanto più crea disagio, quanto più crede di salire nella scala dei ruoli sociali.

La sua vita scorre misera sino al bivio finale. O l’oblio di un pensionamento in cui la sua pacchiana pigrizia gli presenta il conto di una vita incolta e inutile, o il dolore di una carcerazione per aver accettato soldi in cambio di una mossa, di una spintarella, di un favoruccio…”

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