eventi collaterali alla Biennale
Se passerete vicino Venezia quest’estate non perdetevi gli eventi collaterali! Non mi riferisco alle tristi vicende di Mose, Orsoni, Mazzacurati e soci, ma alle meravigliose opportunità offerte dalla Biennale di Venezia, che non si articola solo nelle sedi espositive più note dei Giardini e dell’Arsenale, ma in tanti altri luoghi affascinanti che accolgono modellini, disegni e istallazioni relative a costruzioni effettuate o progettate. E così gli antichi palazzi Mora, Zen, Michiel dal Brusa’ ecc. ritornano a vivere con i loro preziosi affreschi, terrazze e balaustre a volte crepate, illuminate da antichi lampadari di Murano, i cui fiori di vetro si riflettono negli specchi dorati dei saloni, dove questa volta non si affollano dame velate ma centinaia di bigliettini appesi sugli stand, che sventolano tutti i progetti architettonici europei curati dalla fondazione Mies Van der Rohe, a Palazzo dal Brusà. Potrete, al fresco di cadenti cantine e soffitte addobbate con qualche pianta o tavolino, sognare le città del futuro, ascoltando da un monitor giovani architetti cinesi che illustrano fiduciosi costruzioni eco-compatibili a bordo di un lago, a Palazzo Zen.
Vi muoverete per Venezia come per una caccia al tesoro, seguendo sulla mappa dell’opuscolo della Biennale Architettura i numeri relativi ad ogni evento collaterale. In qualche caso non saranno facili da stanare questi scrigni di bellezza, perché non tutti a Venezia, immigrati e indigeni, conoscono l’ubicazione esatta di tanti luoghi storici, e tantomeno sono d’aiuto le quattro signorine dentro il box fuori la stazione. Loro parlano molte lingue, ma non quella della collaborazione efficace, e si limitano a darvi l’opuscolo dicendo che non hanno ricevuto nessuna informazione. Infatti basta guardare il libretto con attenzione, ma anche se il loro ufficio è vuoto non aspettatevi nessun altra indicazione: loro lavorano, non hanno certo tempo da perdere con i turisti.
