“Fascino bisex” da D- La Repubblica del 3\6\2014
“…La bifobia ci porta a un altro discorso, oggi attuale, che comprende e supera la bisessualità. Quello sulla fluidità. Il concetto, studiato qualche anno fa dalla psicologa Usa Lisa Diamond, trovava spazio in un bel libro, Sexual Fluidity: Understanding Women’s Love and Desire. La Diamond diceva che l’amore e il desiderio femminili non sono rigidamente eterosessuali o omosessuali, bensì cangianti e mossi dall’attrazione più per una persona che per un genere. Le donne possono, per amore e/o per desiderio (che spesso non coincidono), cambiare più volte identità sessuale. Ciò spiegherebbe la maggior confidenza con la bisessualità. Ma non del tutto, perché pure questa è un’identità, trascesa dalla fluidità. La Diamond, lesbica, decise di simpatizzare con l’attivismo bisex. Che oggi le ricambia la cortesia. E la proclama madre putativa di nuove analisi che rivendicano non solo la visibilità “scientifica” della bisessualità maschile, ma anche della fluidità maschile, così misconosciuta. Sarà il momento dell’imprenditorialità sessuale, sarà che la crisi ci insegna che la vita, pure quella dei sensi, è susseguirsi di contratti a termine, ma sta di fatto che le it girls hanno aperto la porta alla consapevolezza dei coetanei e persino dei maturi attivisti californiani dell’Abi, American Institute of Bisexuality. Lo spiega il The New York Times, ricordando come, fino a pochi anni fa, i sessuologi negavano bisessualità e fluidità maschili sottoponendo volontari gay alla visione di filmini porno con attrici che intristivano più che intrigare. Poco da bi-eccitarsi…”