“Orario estivo servizio ridotto” dal Corriere della sera del 167\2014

16 luglio 2014 di: Giovanni Belardelli

“Come ogni anno la Biblioteca Nazionale di Roma adotta a partire da metà luglio l’orario estivo: un’apertura ridotta che diventa chiusura completa nelle due settimane centrali di agosto. Se l’identità di un Paese si vede anche dai dettagli, questo piccolo fatto ci dice molto su ciò che siamo, sulle nostre peculiarità rispetto ad altre nazioni europee (la British Library e la Biblioteca Nacional de España, ad esempio, chiudono solo un giorno in agosto). Conferma come in tanti campi della pubblica amministrazione (dalle biblioteche alle scuole) chi vi lavora anteponga spesso le sue esigenze a quelle degli utenti, incurante di ogni critica. Soprattutto, però, l’orario estivo della Biblioteca Nazionale ci dice come una parte del Paese viva ancora dentro rappresentazioni collettive e schemi obsoleti. Quell’orario ripropone l’idea di un «lungo agosto» che inizia a metà luglio e finisce a settembre inoltrato (quanti non si sono sentiti rispondere in questi giorni: «Ne riparliamo a settembre»?). Si tratta di un’idea che corrisponde a un’Italia che non c’è più, quella degli anni 60 e 70, che regolava i suoi tempi su quella sorta di solstizio d’estate artificiale rappresentato dalla chiusura delle grandi fabbriche, con i telegiornali che mostravano le automobili degli operai emigrati al Nord in fila per tornare ai loro paesi per le ferie….”

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