ebrei contro arabi contro israeliani contro palestinesi, contro

24 luglio 2014 di: Rita Annaloro

34 razzi israeliani sono caduti per vendetta l’altra notte su Jenin e la striscia di Gaza, 34 razzi che hanno distrutto case, cose e persone forse collegabili ad Hamas, senza alcun processo né appello. 34 vuol dire più di 10 a testa per ciascuna delle povere vittime rapite vicino Hebron e poi uccise. Una percentuale di rappresaglia maggiore della strage di via Rasella o delle altre “punizioni esemplari” inflitte dai nazisti ai partigiani. E nessuno obietta, nessuno chiede sanzioni per Israele e i suoi metodi totalitari, nessun coraggioso giornalista indipendente va oltre il flebile sussurro su quello che accade ogni giorno a Jenin, nessuno si indigna per la chiusura dei valichi ai villaggi dove si sarebbero rifugiati i presunti colpevoli dell’attentato. E se invece fossero innocenti, chi oserebbe alzare una voce in loro favore?

Indubbiamente nessuno tra gli europei, troppo preoccupati delle ritorsioni nazionali e personali se osassero mettere sotto accusa il governo Netaniahu, che certo gode appoggi maggiori di quelli che per anni hanno favorito il colonnello Gheddafi. E allora in Tv continuano a sfilare le immagini di vita serena dei tre ragazzi, prima che venissero rapiti, come fossero nostri vicini di casa e non vicini di casa di profughi palestinesi che stentano ad avere il necessario per vivere. Da loro si proclama il lutto, da noi si fanno condoglianze, si prende in considerazione la possibilità di un’altra guerra santa contro i cattivi arabi, che risultano sempre inaffidabili nonostante la buona volontà di Papa Francesco. Così siamo tutti contenti, perché è stato trovato un nemico comune, su cui scaricare i nostri malumori e le nostre ansie, come accadeva tanti anni fa in Germania contro gli ebrei. E se, come allora, il nemico fosse all’interno, fra i servizi segreti associati alle lobby guerra-fondaie che lucrano sull’instabilità della regione e sul traffico d’armi?

Anche se fosse vero lasciamo queste supposizioni a reporter d’assalto come Vittorio Arrigoni o Daniele Mastrogiacomo che prima o poi spariscono come le loro indagini. All’opinione pubblica non interessano, non vogliamo sapere, ci basta odiare.

3 commenti su questo articolo:

  1. Renata scrive:

    certamente il titolo è quello che definisce l’articolo tutti contro, ma al momento di destreggiarsi fra Palestina ed Israele i capi di stato le grandi potenze non sanno che fare, per la prima volta non dò loro torto, come non do torto all’autrice dell’ articolo

  2. Valeria scrive:

    Sono contenta che qualcuno a mezzocielo abbia avuto il coraggio di dire quello che molti pensiamo,sono però pure d’accordo con Renata perchè dove è la verità vera pochi lo sanno, ed è pure facile tifare per i palestinesi come molti fanno, allora apprezzo questo articolo ma taccio.

  3. Stefano scrive:

    Occorre vivere un po di tempo a Gaza per comprendere un po’ di verita’ vera

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