la Madonna si è fermata ad Oppido

9 luglio 2014 di: Ornella Papitto

La foto della “signora” calabrese di Oppido Mamertina, con il dito medio alzato come monito verso il giornalista, sta “spopolando” sui Media. Femmina oscena, ancora impiastro che deve definirsi donna, perché ancora saldamente ancorata alla condizione di “femmina”, impossibilitata a subire un’evoluzione sociale della specie. Volgare e squallida, soprattutto per se stessa e per i suoi confratelli e consorelle. A Oppido saranno anche loro come lei? L’oscenità non è solo legata al gesto, alquanto volgare, ma al luogo dove si è verificato e al significato che quel luogo ricopre per i fedeli di Santa Romana Chiesa: il “sagrato” o “sacrato” è la zona antistante la chiesa, spazio consacrato… Ma, in questo caso, consacrato a chi? Al mafioso. La femmina lo ha ridotto a trivio.

Quella femmina oscena ha fatto la differenza tra chi è realmente credente e rispettoso della fede e chi invece, come lei, della religiosità fa rito vuoto di significato spirituale, bieco e distorto, a favore della morte e non della “Resurrezione”. Come si può accettare, tollerare che chi decide di uccidere una persona, l’attimo prima preghi la Madonna e si raccomandi ad essa? Contraddizione palese e dolorosa anche per me, che da anni ho abbandonato la “casa del Signore”. Nessun ripensamento, anzi. Oggi provo più forte l’orgoglio di essere una laica, non legata a realtà confessionali, spesso ottuse e integraliste e fomentatrici di odio. Quella femmina, con il dito medio alzato, è la rappresentazione vivente dell’odio confessionale. Ce la farà questa volta il loro capo spirituale a prendere la decisione e a scomunicare gli assassini che usano a proprio favore l’organizzazione della Chiesa? I tempi sono maturi… se il Papa non agirà e continuerà sulla falsariga della pseudo tolleranza, potremo tranquillamente affermare, parafrasando, che… “Cristo si è fermato ad Eboli”. Realisticamente.

1 commento su questo articolo:

  1. Silvana scrive:

    pensavo che questo articolo avrebbe avuto vari commenti ma ora mi rendo conto che il silenzio è il miglior commento.

Commenta questo articolo:







*
AdvertisementAdvertisementAdvertisementAdvertisement