nonne al passo con gli smartphone

18 luglio 2014 di: Rita Annaloro

Certo non ci sono più le Nonne di una volta! Quelle arzille o austere matrone dagli abiti scuri che regolavano con un cenno del capo o una frase memorabile la vita di tanti adolescenti e dei loro genitori, hanno lasciato il posto ad eleganti signore dai capelli luminosi e dal sorriso soddisfatto, che spingono con aria professionale sia un passeggino che il pulsante di uno smartphone. La figura dell’ottantenne dolce vecchietta che passa il tempo a telefonare ai suoi nipoti in Vodafone, è probabilmente un retaggio del passato da cui l’immaginario collettivo fa fatica a sganciarsi.

Le nonne contemporanee sono più cercate dai nipoti di quelle di un tempo, temute per il loro giudizio, ne coltivano le ambizioni, ne condividono a volte i segreti ma nella loro vita spesso c’è dell’altro, molto altro, dalla passione per i viaggi alle letture colte, dalla cura di sé, che va dalla palestra al fisiatra secondo i periodi, all’amore per le piante o la casa. Nonostante qualche ruga sono belle , trasmettono una fiducia nel mondo data dall’ esperienza di chi ha visto molte crisi passare sotto i ponti e sono sempre disponibili ad aiutare le dolci creature di cui spesso si sobbarcano il peso educativo, dati gli impegni dei genitori, sacrificando a volte un incontro con le amiche o una siesta pomeridiana..

Molte attingono la loro forza proprio dalla freschezza dei ragazzi, dal loro amore rigenerante, che ricambiano con l’indulgenza assoluta verso i loro peccatucci, partecipando delle loro gioie e godendo delle loro scappatelle, a discapito del senso del dovere che ha tristemente segnato le loro vite e di cui hanno spesso fatto fatica a liberarsi. Ora è finita, evviva la libertà, la gioia di vivere e l’amore, e se qualcuno ha qualcosa da ridire su bambini che strillano nei negozi o che mettono a soqquadro una stanza, meglio che stia alla larga!

1 commento su questo articolo:

  1. silvana scrive:

    grazie ho uno smartphon e come dice Rita attingo ai miei tre nipoti, alla loro forza e alla loro genuinità dunque mi sento anch’io una nonna moderna

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