agosto al mare palermitano
Quest’anno le nostre collaboratrici che non vivono a Palermo hanno trovato, nelle loro vacanze, particolare ispirazione dalla nostra città. Le ringraziamo.
AGOSTO
Tutta la voglio camminare la città,
tra buche e lastroni. Dai piedi in testa mi deve entrare
la forza sporca
di sangue, liquame e sogni
di fiori blu, venti puliti
di sapori antichi.
Fascinosi oleandri
e ibiscus sfacciati
m’invidiano l’ombra
densa dei platani.
Tra i maldipancia
delle cicale,
aspettano ridendo
le rosse corolle
che passi al sole.
A MARE
E’ tempo del fare
e del disfare.
Cavalcare l’onda
o aspettare la risacca
che mi rischiaffi
tra i sassi baluginanti
della battigia.
Immersa nel blu
calcolo la distanza
dallo scoglio più vicino,
ignorando il rumore
minaccioso del mare.
Palermo: tu in poesia, io in prosa . Una città in cui non abitiamo, ma che ci abita dentro.
“Con quella faccia un po’ così che abbiamo noi, che abbiamo visto Palermo”. Bruno Lauzi mi scuserà per aver sostituto Palermo alla sua Genova. E’ che alcune città ti vanno dritte al cuore e ti cambiano.