all’ipotetico lettore

25 agosto 2014 di: Margherita Guidacci

Ho messo la mia anima fra le tue mani.

Curvale a nido. Essa non vuole altro

che riposare in te.

Ma schiudile se un giorno

la sentirai fuggire. Fa’ che siano

allora come foglie e come vento,

assecondando il suo volo.

E sappi che l’affetto nell’addio

non è minore che nell’incontro. Rimane

uguale e sarà eterno. Ma diverse

sono talvolta le vie da percorrere

in obbedienza al destino.

2 commenti su questo articolo:

  1. anna scrive:

    veramente bella! se tutti pensassimo agli addii come scrive la poetessa, forse non ci sarebbero più violenze né femminicidi

  2. Giulia scrive:

    Così dovrebbe essere l’amore pronto a darsi a chi a sua volta lo lascerà volare se nuovi emozioni sorgono.

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