“Conferenza ONU sul clima: dichiarazioni di Renzi e DiCaprio, proteste e propositi” da Ecologiae.com del 24-9-14
“…Il summit Onu sui cambiamenti climatici di questi giorni rappresenta uno step fondamentale in preparazione di quello che sarà un appuntamento storico: la già citata conferenza di Parigi che avrà luogo dal 30 novembre all’11 dicembre 2015. Manca oltre un anno ma la tensione è già altissima e la motivazione è chiara: se a Parigi non si troverà un accordo vero, un accordo vincolante e duro, la speranza di una svolta nella lotta ai mutamenti climatici andrà in fumo ancora una volta, con effetti disastrosi per la popolazione globale. Vi è già l’impegno dei 195 paesi dell’UNFCC a trovare l’accordo storico, ma la verità oltre la retorica e le belle parole è che la situazione è ancora incerta e difficile. Cina e Stati Uniti, in particolare, giocheranno un ruolo fondamentale e Obama deve fare i conti con un Congresso non intenzionato a sostenere grandi accordi, e che pertanto, in qualche modo, si spera possa essere aggirato. E poi abbiamo la Cina. La Cina ha senz’altro mutato atteggiamento negli ultimi anni, ma l’impressione è che la superpotenza asiatica spingerà comunque per accordi non vincolanti, per un accordo basato sulla “contribuzione volontaria” che, senza girarci intorno, rappresenterebbe a priori un cocente fallimento. E USA e Cina non sono sole: il premier australiano Abbott, ricordato anche per aver definito questo genere di summit “un’idiozia assoluta”, non ha nemmeno voluto prendere parte alla conferenza di New York. E l’India a propria volta vuole carta bianca sul proprio quantitativo di emissioni di gas serra.
In conclusione, la strada verso un accordo vincolante e rivoluzionario è ancora lunga,ma vi è ancora più di un anno prima del summit di Parigi, e abbandonare la speranza sarebbe un errore madornale. Un errore che nessuno può permettersi di compiere…”