“Davide Bifolco: Napoli protesta, facciamolo anche nelle altre città”dal blog del Fatto Quotidiano del 7\9\2014

7 settembre 2014 di: Michele Fusco

“Qualche giorno fa, nelle quattro chiacchiere di un breve trasferimento cittadino, un tassista mi ha in un certo senso illuminato. Persona di una certa età, con figli piuttosto grandi e con problemi di lavoro, mostrava tutta la sua incredulità per una situazione nuova, che nella sua lunga vita mai aveva veduto: «Le sembra possibile – ha detto – che rispetto alla polveriera della disoccupazione, ai milioni e milioni di giovani che non hanno un lavoro, ogni giorno non ci siano migliaia di ragazzi che si sdraiano per terra e bloccano le città per rivendicare i loro diritti? Roma, per esempio: dovrebbe essere paralizzata e invece nulla. E così è nel resto d’Italia. Ma dove sono finite tutte le lotte che abbiamo fatto ai nostri tempi?».

Quando gli ho chiesto come si potesse mai definire questo nuovo fenomeno sociale, l’inazione giovanile (e non solo), mi ha gelato con un’immagine folgorante: “Questa, caro signore, è una democrazia senza protesta”. Nei giorni successivi ho pensato molto a quella frase, anche rispetto ai nostri anni, e ho pensato che la morte della democrazia sia proprio “una democrazia senza protesta”. Non ho fatto analisi su questo, ho preso nota, ho constatato una realtà, e ho provato un’amarezza terribile.”

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