“La famiglia cambia, però resiste”dal Corriere della Sera del 6\9\2014

6 settembre 2014 di: Alberto Melloni

“È vero, come dice un mio amico prete, che le cose sono cambiate, perché vogliono fare i preti solo le donne, vogliono sposarsi solo i gay e vogliono figli solo le coppie sterili. Però, per tornar seri, mai come oggi il matrimonio è ambito: al punto che proprio le persone omosessuali, il cui amore si è posto da più d’un secolo come orgogliosa e repressa denuncia delle ipocrisie del matrimonio borghese, oggi non rivendicano solo i diritti, ma il nome latino di quella figura come riprova di una emancipazione, con tanto di alternanza dei colori bianco e nero nelle cerimonie. Il che ha a che fare con la storia della Chiesa latina, del cattolicesimo e dei possibili sviluppi che lo attendono. Per rendersene edotto, il lettore potrà trovare in libreria Le sfide pastorali sulla famiglia nel contesto dell’evangelizzazione (San Paolo, pp. 160, e 2,90), il documento di lavoro del primo sinodo dei vescovi sulla famiglia che si terrà ad ottobre. Un testo molto singolare (mancano quasi tutte le parole chiave di questo papato), ma che mostra la delicatezza del passaggio sinodale per Francesco: che dovrà decidere se limitarsi, come ha fatto al concistoro, a far pesare la sua autorità nella diatriba fra gli eredi del rigorismo e del lassismo di tre secoli fa o se scartare e relativizzare temi al fondo semplici — come la comunione dei divorziati risposati e il nominalismo sul gay marriage — per misurarsi con i nodi di fondo della questione. “

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