c’è prepotente e prepotente

23 settembre 2014 di: Ornella Papitto

C’è una forma evidente di prepotenza alla quale ci siamo talmente abituati da non arrivare quasi più ai nostri sensi. Prepotenza verbale nei talk-show, durante gli incontri politici, nei programmi di intrattenimento e anche durante la vita quotidiana e sui posti di lavoro. A quel tipo di prepotenza ci stiamo vaccinando e, a volte, la risposta è molto più violenta dell’attacco. Quando non vogliamo sottostare alla prepotenza, ricambiamo con maggiore energia. Ma non è per tutti così. Ci sono ancora persone succubi, prone, che non riescono a liberarsi dalle varie forme di prepotenza.

Durante gli anni ‘70 abbiamo combattuto contro la buona educazione, confondendola con l’ipocrisia. Nei fatti l’ipocrisia è più vitale di prima, mentre la buona educazione stenta a sopravvivere, confusa con la debolezza. Il risultato è la beffa: una società ipocrita, falsa, falsificatrice e violenta. Ci è sfuggito di mano qualcosa. Sicuramente.

Più perniciosa è la prepotenza subdola, dall’aria pacifica, non aggressiva, ma ugualmente violenta, dall’aspetto quasi ragionevole. Accade quando le proprie ragioni diventano inconsistenti rispetto a quelle del prepotente mellifluo, il quale afferma con sicurezza che le sue ragioni hanno una base scientifica, che sono più efficaci di tutte. Sembra che desideri convincere. Sembra di assistere al gioco delle tre carte, di napoletana memoria. Il prepotente mellifluo, in realtà, non vuole convincere, vuole solo vincere. Ci vuole far credere che sia democratico, che aspetti ardentemente l’apporto personale e professionale degli altri ma, non ha nulla da farsene, se non creare l’illusione di saper ascoltare. Quel tipo di prepotente vuole semplicemente raggiungere il proprio obiettivo, stabilito a priori, prima dell’incontro fatale.

Il prepotente mellifluo ci lascia a terra, ingannati, sanguinanti, più del prepotente aggressivo, violento, dal quale possiamo anche difenderci, evitandolo, mentre dal mellifluo non è facile potersi difendere. Le uniche possibilità che abbiamo sono quelle di individuarlo immediatamente per non cadere nel suo tranello e tentare così di mantenere ragguardevoli distanze di sicurezza.

3 commenti su questo articolo:

  1. Rita scrive:

    Verissimo, ma ricordiamoci purtroppo che esistono anche donne prepotenti, il che non semplifica le cose.
    Trovo anche che l’uso delle menzogne sia cresciuto in questi ultimo decennio e l’ammirazione del furbetto di turno,
    ma mi sembra ultimamente ci sia un’inversione di tendenza, anche se ci vorranno anni per goderne gli eventuali frutti.

    • paola lippi scrive:

      Conosco alcuni prepotenti melliflui: per lo più, nella mia limitata esperienza, occupano posti di potere e non è un caso.
      Conosco molte persone costantemente prepotenti e costantemente inconsapevoli di esserlo nonostante le numerose occasioni che hanno avuto per rendersi conto del loro comportamento di chiaro sopruso. Credo che cercare di cambiarli sia una battaglia persa.

  2. Roberto Riflesso scrive:

    Ho letto con grande interesse e devo dire che ho conosciuto purtroppo per me il prepotente mellifuo e corrisponde a pieno alla descrizione, solo dopo anni ho capito com’era e veramente ti lasciano stesi a terra senza forze, ma la cosa più incredibile è che poi vogliono anche le scuse, dopo che ti hanno annientato, se vi accorgete di avere rapporti con certi soggetti, SCAPPATE!!!! con la loro gentilezza, educazione, cultura e finta comprensione vi distruggeranno se non vi allontanate.

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