cala la sera sulla ferocia umana

1 ottobre 2014 di: Rosanna Pirajno

C’è un’atmosfera bellissima alle sei della sera in città, la temperatura rinfrescata, il cielo terso con qualche nuvoletta decorativa, le automobili incolonnate per il rito del rientro inspiegabilmente non strombazzano, una vetrata riflette il rosso del cielo al tramonto, l’abbaiare di un cane e il rumore di fondo non contaminano la calma apparente della sera calante, staccati mani e occhi dal computer mi riconcilio – momentaneamente – con una città che non dà scampo.

Rifletto sulla violenza quotidiana che si abbatte sugli abitanti di questo pianeta inquieto, sui fanatici che si arrogano diritti punitivi in nome di un dio creato a propria immagine e somiglianza, sulle donne violate torturate lapidate ammazzate da uomini autoproclamatisi custodi di leggi che nessun dio emanerebbe, sui troppi bambini vittime delle follie degli adulti, sulle troppo ingiustizie sociali, sui troppi disastri ambientali che stanno portando al collasso l’unico pianeta di cui disponiamo.

Rifletto sulla incapacità delle classi dirigenti di mettere davanti a tutto la salvaguardia del bene comune, che poi gli apparterrebbe pure se non fossero beneficiati dalla smisurata detenzione di potere e ricchezza, condita di buona dose di arroganza, che esibiscono.

Ma nel mio pensiero si impone vivo il dolore straziante, inconsolabile, vicino nel tempo e nello spazio, di genitori privati di figli bambini e giovanetti da un destino assurdo, inammissibile a ragione umana. Due fratellini sepolti dal fango ardente delle Macalube di Aragona, nel Salernitano quattro ragazzi falciati da un loro coetaneo – e di una vittima perfino fratello – malato di velocità e delirio di onnipotenza.

La vita è spesso insensata e crudele, il bombardamento quotidiano di violenze e ingiustizie dovrebbe arruolare giovani dalla parte del Bene nel senso in cui la maggioranza delle donne lo intende, cioè dare e non togliere Vita. Eppure leggiamo che molti giovani, anche europei, si arruolano nelle fila dei tagliagole dello Stato Islamico, ansiosi di agire da paladini di una legge costruita su misura di ferocia e crudeltà che non può, non deve, appartenere al genere umano.

1 commento su questo articolo:

  1. rita scrive:

    E per stroncare la ferocia dell’Isis, i governi occidentali, incluso il nostro, decretano ogni giorno la morte di tanti uomini donne e bambini che vivono nella parte sbagliata del mondo.

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