cuore di madre

13 ottobre 2014 di: Ninni Toccori

Siamo tutti a conoscenza dell’ennesimo episodio di violenza subita da un adolescente ad opera del “branco”, avvenuto in questi giorni a Napoli nel rione Pianura. Faccio un breve cenno all’episodio, giusto per rinfrescare la memoria: un ragazzo di quattordici anni che si trovava presso un autolavaggio e che aveva solo  la “colpa” di essere obeso, è stato aggredito da tre ragazzi più che ventenni che gli hanno insufflato nel corpo dei getti d’aria con un compressore, per farlo “gonfiare ancora di più” e vedere poi l’effetto che fa. Hanno naturalmente ripreso “questa meravigliosa azione” con il telefonino. Il ragazzo, portato in ospedale è stato sottoposto ad un intervento chirurgico durato ben sette ore. Ha perso il colon, ha dei traumi interni gravissimi ed irreversibili per non parlare di quelli psicologici. Ma ciò che mi ha fatto indignare, disgustare e tremendamente scombussolare è la reazione della madre di uno dei “bravi giovani” che, intervistata dai giornalisti, ha avuto l’ardire di affermare che suo figlio ha compiuto quella azione senza malizia né cattiveria e che non aveva intenzione di fargli del male.

Mi sorge  spontanea la domanda: come può una madre davanti ad un’azione così sadica, violenta, cinica fare tali affermazioni? Poteva anche dire che suo figlio da piccolo aveva il pallino del “piccolo medico“ o del “piccolo scienziato/chimico” e che ora, da grande, voleva mettere in opera gli esperimenti che lo avevano intrigato.  No, basta, basta, basta, non è possibile che una madre davanti a dati oggettivi di tale gravità, e davanti ad un altro figlio di madre che sarà segnato a vita da questa “bravata“, difenda quanto è indifendibile. La signora deve solo rendersi conto che suo figlio è un mostro, e basta. Smettiamola con la psicologia spicciola che  copre con pannicelli caldi azioni feroci e bieche. Domani, mia cara signora, suo figlio potrebbe fare azioni violente su di lei, sui suoi cari,  su sua moglie (le cronache sono piene di azioni scellerate sulle donne) e se continuiamo a dire: ma no, non è niente, non lo ha fatto apposta, ha avuto un’infanzia dura e difficile, aveva problemi,  lo hanno provocato etc,  non lo facciamo crescere mai, non lo mettiamo mai davanti alle sue responsabilità ed alle conseguenze serie che azioni del genere meritano.

No, questo non è cuore di madre. Cuore di madre è accettare con strazio ciò che ha fatto il figlio e condividere con lui, per quello che è possibile, le conseguenze che ne derivano. Prenda esempio dalle Madri Coraggio della sua città, che hanno denunciato i propri figli per salvarli veramente.

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