FIDARSI DI RENZI?
Non si creda che il diffuso sostegno a Renzi, confermato anche nelle ultime settimane, dipenda solo dalla sua facilità di linguaggio, dalle strette di mano, dalla camicia sbottonata ecc. ecc.….C’è molto di più. Renzi appare oggi capace di realizzare quel mitico “cambiamento”, che negli anni tutte le forze politiche – da destra e da sinistra – hanno evocato come indispensabile, ma che non hanno mai realizzato.
Dopo il nubifragio di Genova, e la spaventosa ma non imprevedibile esondazione del fiume Bisagno, il governatore della Liguria, Claudio Burlando, ha dichiarato: “Il piano per ridurre i rischi di piena è pronto da decenni…I soldi ci sono …Il secondo lotto della copertura del Bisagno è stato appaltato a marzo del 2012. Ma una serie di corsi e ricorsi ai TAR ed al Consiglio di Stato hanno bloccato tutto”. Siamo alla fine del 2014: due anni e mezzo dopo l’assegnazione dell’appalto sono passati senza far nulla!
Una legislazione forse giusta ma ferraginosa; una eccessiva lentezza degli organi giudiziari ed amministrativi; la litigiosità e la concorrenzialità tra le imprese e le persone …. e molte altre cose ancora, tutto contribuisce a disfunzioni e sprechi che fanno vittime innocenti e peggiorano la qualità della nostra vita (non ignorando le responsabilità dei cosiddetti “poteri forti” , gruppi finanziari e speculativi, ecc. che vanno combattuti su un piano politico più generale).
E’ molto cresciuta negli anni l’insofferenza verso la società in cui viviamo; sono diventati insopportabili tanti fatti, più volte criticati, ma alla fine tollerati come inevitabili anche dalle forze politiche più oneste (sinistra e dintorni); molto si doveva cambiare, e non ci si è riusciti. Per colpa di chi, forse importa poco. Ora il desiderio di massa è che si cambi, finalmente! Magari anche solo a cominciare dalle facce del Governo e dall’orario delle riunioni…..
Ecco il capitale di Renzi!
Si vede in lui volontà di cambiamento, e forza personale e politica per realizzarlo. Ogni opposizione alle sue proposte appare difesa di un passato indifendibile; bollata come conservatrice.
Ma ecco anche l’ambiguità della situazione: un immenso patrimonio di speranze diffuso, e contemporaneamente un sospetto (anch’esso diffuso) verso un potere personale quasi incontrollato, che può diventare eccessivo.
L’uomo incarnatore dello “Spirito della storia”, tanto per citare Hegel, non solo è ambiguo, ma anche pericoloso,
quando gli deleghiamo il compito di salvarci.