la chiesa dei dogmatici e l’altra

19 ottobre 2014 di: Sergio Masi

Il sinodo sulla famiglia voluto da Papa Francesco vede una contrapposizione fra i “dogmatici” della Chiesa e quei vescovi, teologi e il Papa stesso che vorrebbero attuare oggi quel che fu deliberato allora dal Concilio Vaticano II ma fu poi stravolto da Paolo VI, che avocò a sé la soluzione delle problematiche etico-sessuali allora dibattute (divorzio, uso contraccettivi, convivenze e quant’altro).

Invero come disse l’illuminato Cardinale Martini oggi scomparso, la Chiesa è indietro di 200-300 anni. Io direi anche di più. La società e la morale, soprattutto quella sessuale, si sono evolute in maniera esponenziale. Io, educato all’azione cattolica e con un padre suddiacono di rito bizantino, oggi mi ritrovo a giudicare “ridicole” le prescrizioni che allora mi inculcarono da giovane circa la masturbazione, i rapporti pre-matrimoniali, la castità, l’uso dei contraccettivi e tutta la cosiddetta morale sessuale della Chiesa cattolica. In realtà una morale “sessuofobica” che oggi ha portato come conseguenza inevitabile e direi “profetica”, insieme al celibato obbligatorio dei preti, allo scandalo degli scandali: pedofilia praticata in via estensiva dal clero. Sta scritto: chi scandalizza uno di questi piccoli è meglio che si metta una macina al collo e si butti in mare. Non mi risulta che alcuno di quelli accusati o condannati per pedofilia lo abbia fatto. Ma torniamo al nocciolo della questione.

Invero leggendo e rileggendo i Vangeli, l’atteggiamento di Gesù nei confronti dei peccati sessuali è a dir poco sconvolgente e assolutamente in antitesi con quello predicato dalla Chiesa cattolica.

Citiamo qualche episodio illuminante. La Maddalena, una prostituta, viene perdonata perché ha molto amato; l’adultera viene perdonata e vengono giudicati duramente i suoi accusatori: «Chi è senza peccato scagli la prima pietra». Infine, rivolto agli scribi e farisei, i preti di allora: «In verità vi dico le prostitute ed i lenoni vi precederanno nel regno dei cieli» e non c’è scritto o prescritto alcun cammino penitenziale.

Quale peccato invece non verrà perdonato? quello contro lo Spirito Santo.

Dopo anni e anni di riflessione e meditazione su questo punto, mi sono convinto (ma non sono il solo a dirlo, chiedetelo ai teologi moderni per esempio Vito Mancuso, considerato più o meno un eretico dalla Chiesa) che ciò significa peccare contro la verità poiché lo spirito di Dio è spirito di verità. Allora i vari papi e cardinali, soprattutto quelli che si sono inventati la “rigorosa morale sessuale” è bene che comincino a spaventarsi perché il loro peccato non verrà perdonato. La conferma della mia convinzione sta in un passo del Vangelo, quando Gesù si scaglia ancora contro gli scribi e i farisei dicendo «avete messo sul collo del mio popolo dei pesi insopportabili» e li definisce ipocriti e sepolcri imbiancati.

Servono a Dio e a Mammona (il dio denaro) contemporaneamente da 2.000 anni, ma in compenso dicono che quasi tutto è peccato persino l’amore coniugale, quando si permettono di infilarsi nella camera da letto e dire se si può o non si può usare un contraccettivo. A tal proposito ricordo le parole di mio padre che, ai miei dubbi circa tale falsa morale, ebbe a dirmi che nella Chiesa bizantina (che deriva da quella ortodossa)  dove peraltro i preti si sposano, vige il principio secondo cui: «La Chiesa si deve fermare sulla soglia della camera da letto». Ma quante chiese cristiane vi sono? e quanti precetti diversi hanno, ve lo siete mai chiesti? Quante verità esistono e quanti dogmi? Una cosa hanno in comune le c.d. chiese cristiane: una presunzione e una superbia imperdonabili, perché pretendono di parlare in nome di Dio. E guarda caso dicono cose diversissime fra loro.

Ed allora in conclusione invito i signori cardinali e vescovi di smetterla con questa manfrina sulle convivenze, sui gay, sui rapporti pre-matrimoniali, sulla comunione ai divorziati etc. etc. Occupatevi piuttosto dei problemi spirituali a cominciare dai vostri stessi problemi. Come disse Gesù: «prima cavatevi il tronco d’albero che avete negli occhi» (a cominciare dalla pedofilia, dall’assurda norma sul celibato dei preti notoriamente dettata per conservare i patrimoni; poi date tutte le vostre immense ricchezze ai poveri anziché sfrattare dai conventi in disuso i poveri cristi senza casa, applicate insomma la carità verso il prossimo come comanda Gesù Cristo) e poi cercherete “la pagliuzza nei nostri occhi”.

Comunque grazie a papa Francesco per il suo tentativo titanico di cambiare le storture che abbiamo descritto.

5 commenti su questo articolo:

  1. silvia scrive:

    Caro Sergio, apprezzo come sempre il tuo articolo che è pieno di citazioni della Sacra Scrittura perché, quando si parla di Dio, la cosa migliore è proprio tornare alle parole del Vangelo che è (come lo stesso nome indica) la Buona Notizia. Nel capitolo 12 di Giovanni Gesù afferma infatti: non sono venuto a giudicare il mondo, ma a salvare il mondo. Papa Francesco ci ha suggerito più volte di tenere sempre a portata di mano il Vangelo per poterlo leggere e meditare in piena libertà di Spirito…

  2. sergio masi scrive:

    Cara Silvia
    Hai perfettamente ragione. Gli spiriti liberi cercano la verità nei Vangeli, senza curarsi dei dogmi ecclesiastici, suggeriti di volta in volta e il più delle volte da ragioni “politiche”. Persino l’infallibilità del papa è stata proclamata in un Concilio abbastanza recente. E che dire, ai tempi dell’inquisizione, del dogma di fede secondo cui il torturato avrebbe resistito se Dio lo aiutava a resistere al dolore perchè innocente (Vedi il film l’Ultimo Inqusitore) ?
    Lutero fu scacciato come eretico dalla Chiesa perchè oltre a predicare contro la “vendita delle indulgenze” insegnò al popolo tedesco a leggere la bibbia in tedesco (allora era proibita qualsiasi traduzione proprio per non permettere al popolo di capire da solo il messaggio evangelico). Dal 320 con il concilio di Nicea e più tardi co Teodoro la Chiesa Cattolica divenne la sola deposiataria della verità cristiana e il Cristianesimo come religione di stato. E lì ebbe inizio la fine della Vera Chiesa D Gesù Cristo, comunità di Fede e di amore, non religione di Stato. Basta vedere gli stati islamici che adottano la sharia come legge di stato per capire il danno che provoca l’unione fra potere temporale e potere religioso.

  3. sergio masi scrive:

    Il sidodo si è concluso. La cosa ridicola è che la maggior parte dei vescovi era per l’apertura verso le coppie gay e verso la comunione ai divorziati, così come auspicava Papa Francesco. Invece la “delibera” non ha raggiunto il quorum dei due terzi per cui la decisione non è vincolante.
    Ma la Chiesa è diventata una Spa o una Srl? Delibera con maggioranza qualificata?
    Semplicemente “RIDICOLO”.
    Allora avrei un suggerimento per Papa Francesco. Faccia come PaoloVI a chiusura del Concilio Vaticano II (che già aveva deliberato in funzione di una modernizzazione della Chiesa specie sul tema della morale sessuale). Avochi a sè il potere di decidere e decida che la Misericordia di Dio è sopra ogni cosa ( Nel Corano Dio è detto “Il misericordioso”) e che la libertà di coscienza dell’uomo è sopra ogni dogma specie se questo dogma non è di fede ma di morale.
    E finisco con il Vangelo di Giovanni dove sta scritto: Quando colui che crede in me entra in comunione con me invero Lo Spirito di Dio e Dio padre “inabitano” nello spirito dell’uomo e vi prendono “sede”. Ora se ciascuno di noi riesce a far questo (previa rinascita nella spirito come nel brano illuminante di Nicodemo) chi potrà erigersi a giudice di noi? Confessori? Vescovi? Cardinali? Papi?
    I mistici del Medioevo come Maister Eckart o Ildegarda di Bingen lo avevano capito benissimo. Chiedetevi perhè la Chiesa non rivaluta le figure di questi santi mistici. Semplice : perchè erano spiriti liberi e non riconoscevano nessuna autorità visto che “vedevano Dio”. Se tutti i credenti prendessero ad esempio i mistici del Medioevo non ci sarebbe più bisogno di alcuna struttura burocratica come la Chiesa-Istituzione Cattolica: Forza Francesco! Libera la Chiesa dai fanatici e dai dogmatici e ritorniamo all’essenza della verità evangelica: La comunione d’amore fra Dio e gli uomini.

  4. silvia scrive:

    Caro Sergio, i tuoi interventi stimolano molte riflessioni e mi piacerebbe che sugli argomenti che tratti si aprisse un’ampia discussione. Aggiungo alcuni spunti che mi vengono in mente, a partire ad esempio da Matteo 16, dopo che Simon Pietro riconosce in Gesù il Messia “Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio Vivente. Gli risponde Gesù: Tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia chiesa e le porte degli inferi non prevarranno contro di essa. Per Chiesa o Ecclesia (assemblea popolare nelle libere città dell’antica Grecia) credo si intenda “tutto” il popolo dei credenti e viventi in Cristo, tutti NOI dunque che quotidianamente lottiamo contro il male, le ingiustizie, la violenza e sopraffazioni di ogni tipo. Riguardo poi al termine “Misericordioso” tra noi e l’Islam credo ci sia una differenza sostanziale: mentre il musulmano è il “sottomesso a Dio” , il credente in Cristo risorto ne acquista la stessa dignità. “E voi non avete ricevuto uno spirito da schiavi per ricadere nella paura, ma avete ricevuto lo Spirito che rende figli adottivi, per mezzo del quale gridiamo: «Abbà! Padre!». Lo Spirito stesso, insieme al nostro spirito, attesta che siamo figli di Dio. E se siamo figli, siamo anche eredi: eredi di Dio, coeredi di Cristo. (Romani 8, 11.14-17)” Questa, per me rimane la grande novità del cristianesimo che nulla può offuscare, e la nostra grande Libertà di Figli pagata a caro prezzo. Se La Chiesa, come istituzione, è pietra d’inciampo e scandalo per molti, non dimentichiamo che lo stesso Gesù Cristo è stato condannato e messo in croce dai Capi del Sinedrio! Sta soltanto a noi, se vogliamo, cogliere la Provocazione del Vangelo..

  5. Silvana scrive:

    Caro Sergio ecco finalmente un argomento che rispecchia le tue idee senza nessuna paura di dire di più… è un momento che chi è competente e dentro i fatti parli, il dibattito con Silvia mi piace molto.

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