le Rosalie tra musica, teatro e danza

28 ottobre 2014 di: Federica Aluzzo

Spiritualità, Arte, Donne.. continua e cresce l’esperienza delle Rosalie, che si sono esibite lo scorso 25 sera nel suggestivo Santuario di Monte Pellegrino grazie alla grande apertura e collaborazione di Don Gaetano Ceraulo. Gruppo di 60 donne palermitane, riunito da Maria Grazia Patronaggio, in occasione del 390° Festino di Santa Rosalia (luglio 2014), per spingere il Carro della Santa e dedicare così alla città il loro gesto simbolico ispirandosi alla forza e l’autodeterminazione di questa donna di nobile discendenza che a soli 16 anni decide di sfuggire ad un matrimonio combinato dai genitori e di dedicarsi alla preghiera ed alla vita religiosa che si traduce in grande amore per i palermitani/e. Scelte di vita difficili e coraggiose per Rosalia che può essere rappresentazione dell’impegno e dell’amore delle donne palermitane per la propria città. La Rosalie, donne che in letteratura, arte, musica, danza, politica, nel sociale, nella ricerca, nell’insegnamento, nell’imprenditoria, nella medicina costituiscono figure esemplari per le altre donne, che hanno fatto della loro differenza la loro forza in gruppo, rappresentando la ricchezza delle donne della città.

Il Festino non è rimasta un’esperienza isolata ma è stato l’occasione per iniziare collaborazioni e fare rete aprendosi all’opportunità di accogliere chi volesse aggiungersi. Così le Rosalie sono andate ad animare i mercati storici della città facendo anche un book fotografico, hanno creato campagne di sensibilizzazione su valori insiti nel mondo femminile, hanno tirato fuori i propri talenti dando vita allo spettacolo di musica, teatro e danza diretto dalla musicista Mari Salvato, che sabato sera ha animato il Santuario. Mari ispirata alla storia della Santa che ha sacrificato tutto per vivere la sua “Grande Passione”, e sentendosi vicina allo spirito dei palermitani che in un momento di disperazione possono aver pensato che sarebbe meglio andare a vivere da soli “in un pizzo di montagna” per sfuggire al malessere, alla tristezza, alla povertà e alla paura di non farcela stando giù, sentendosi “isole nell’Oceano della Solitudine”, ha voluto andare proprio in cima a quel monte per un’ora circa e stare lì, dentro la grotta per dare un segnale, attraverso la danza, la musica, il canto, la recitazione, la scultura, il silenzio, un urlo… un segnale di speranza e scuotere gli animi di chi non crede più a quei valori quasi dimenticati, ma che spingono per riaffiorare, quali: l’amore per la natura e la bellezza, la contemplazione per l’armonia del movimento dei corpi, l’ascolto per le parole mai dette, un canto corale per un mondo che non ha più pace, l’invito alla semplicità e all’umiltà.

E così, unendo lo spirito ed i talenti, le Rosalie si sono esibite con musicisti come Vivi Lanzara, Nancy Lupino, coadiuvate da Salvatore Ferraro, Tommaso Santangelo, Stefano della Spora, La Bottega delle Percussioni; con danze coreografate da Teri Demma, Federica Aluzzo e Aissetou Jaiteh e letture di brani scelti e recitati dalle tante Rosalie presenti. Un’unione simbolica tra artisti professionisti e semplici appassionati, spinti però dalla voglia di condividere e trasmettere lo stesso messaggio di speranza e di Fiducia in un’atmosfera sacra e nello stesso tempo divertente, in un luogo, il Santuario che è il più alto di Europa, un magico punto di incontro tra cielo e terra, che ci esorta, come ha ricordato Donghi, a mantenere alta l’ambizione guardano le stelle, ma radicare il nostro sguardo e la nostra volontà verso la Fiducia, come indicano le rocce. Con questo spirito le Rosalie continueranno il loro impegno dando appuntamento il 21 novembre al Teatro Orione di Palermo.

foto&grafica C: D.Di Vincenzo

Commenta questo articolo:







*
AdvertisementAdvertisementAdvertisementAdvertisement