Quelle vite perfette

1 novembre 2014 di: Letizia Lipari

“Amici e guardati”, dice il proverbio. “E guardali su facebook”, aggiunge un mio amico che usa spendere serenamente delle ore rovistando fra le foto e i post dei suoi friends.

Siamo naturalmente curiosi, ci piace infilarci a spiare le vite degli altri, e ora che internet è sempre a portata di smartphone, come si fa a resistere alla tentazione di sbirciare giusto per qualche minuto quel che combina la gente sui social, magari quando si è in fila alla posta o dal salumiere?

Che poi, io su facebook ho degli amici fighissimi. Ogni volta che apro la mia home me ne convinco sempre di più. Alcuni se la stanno spassando in vacanza, scorro le foto e vedo Torri Eiffel, Big Ben, fiumi e cattedrali che fanno da sfondo a volti sorridenti; tanti sono chef provetti: mi ritrovo davanti immagini di cheesecakes, dolciumi colorati, cannelloni al ragù che fanno venire fame solo a guardarli. E poi un mucchio di foto di gente elegante in compagnia, che brinda e ride, coppie felici che si abbracciano.

Io sono chiusa nella mia stanza, ho un sacco di di roba da studiare, il bagno da lavare e non esco da una settimana. Ho i capelli raccolti nella coda del quinto giorno, indosso i calzettoni di lana e la vestaglia che mi ha regalato mia nonna perchè a lei non sta più bene, neppure quest’anno sono riuscita a mettere da parte i soldi per un viaggetto, sono tre giorni che mangio uova patate e cipolle perchè il mensile dei miei è quasi finito e voglio risparmiare per quella camicetta che ho visto da Benetton.

Eppure, anch’io potrei scrivere un post ammiccante sulla mia bella giornata, su quanto sia bello trascorrere un giorno di relax a casa o su quanto siano buone le patate.

Selezioniamo i momenti migliori delle nostre giornate, le pose più fotogeniche, il piatto venuto meglio, per mostrare agli altri che le nostre vite sono belle, realizzate, perfette. Ci piace piacere, e i nuovi strumenti informatici ci danno un modo mai avuto prima di metterci in mostra.

Il regista Shaun Higton, autore di un geniale cortometraggio sui social intiltolato “What’s on your mind?” (cercatelo e guardatevelo) ha detto: “Facebook può diventare deprimente perché le vite degli altri sembrano sempre migliori della nostra. Ma è davvero così?”

Non lo è: le lenti dei social network sono spesso deformanti. Per non farsi prendere dallo sconforto basta essere consapevoli del gioco: dall’altra parte dello schermo c’è gente come noi

2 commenti su questo articolo:

  1. Amelia scrive:

    Una ragazza, studentessa di un’Università americana o inglese, non ricordo bene, per una ricerca dimostrò come si può distorcere la realtà al di là di un pc e grazie al potere mediatico di facebook, si fece accompagnare all’aeroporto dai suoi e convinse tutti pubblicando delle foto ritoccate con dei programmi e con l’aiuto del fidanzato che stavano facendo un viaggio pazzesco in posti lontani ed esotici, direi che il vecchio proverbio “Non è tutto oro quel che luccica” si potrebbe benissimo adattare a queste situazioni, non è tutta felicità quella sbandierata ai 4 venti!

  2. silvia scrive:

    Trovo una rara e preziosa saggezza negli articoli di questa sezione di mezzocielo! Ho sentito dire da qualche studioso dei fenomeni della rete che le “nuove identità” passano proprio attraverso i social dove se ne possono creare facilmente di fittizie. Così si finisce per non essere più come realmente siamo, ma si diventa solo ciò che le immagini raccontano…e ciò che vogliamo che le immagini raccontino di noi. A me invece piace, cara Letizia, immaginarti proprio con la coda del quinto giorno ed i calzettoni perché così mi sembri molto più vera ed autentica…!!! Abbiamo il coraggio di capovolgere le situazioni e di essere orgogliose di noi stesse sempre! E degli altri? Vale sempre: Non ti curar di loro, ma guarda e passa.

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