l’anno che verrà …
Siamo giunte alla fine dell’anno e malgrado scioperi e lotte sindacali, incertezze di governo, tensioni politiche e incidenti luttuosi, atti terroristici che bruciano l’innocenza del mondo, incertezze del domani e scoramenti sul presente, vogliamo, in questi giorni di festa che non ce ne forniscono tuttavia effettive ragioni, essere ottimiste e fiduciose e sufficientemente propositive, e almeno noi che vi parliamo dal sito offrirvi una prospettiva di speranza in tempi decisamente migliori, con un grande augurio.
Nel caso nostro un augurio grandemente esteso, e non solo dal punto di vista territoriale, che rivolgiamo in particolare alle diverse amiche e simpatizzanti che scrivono per noi – quindi alle lettrici che da queste città ci seguono e a tutte le altre, accomunate dalla nostra gratitudine – da Padova, da Roma, da Caltanissetta, ovviamente da Palermo e poi, risalendo lo stivale e superando i confini, perfino da Ginevra. Ciascuna di loro porta la propria realtà di donna nel proprio contesto di riferimento, e la cosa rende vario e sfaccettato il panorama delle comuni esperienze di donne alle prese con i disagi e le difficoltà dei tempi che stiamo vivendo. Ci accomuna, ne siamo certe, il modo di leggere fatti e accadimenti dall’altra metà del cielo, che non è supponenza o superba presa di distanza dal mondo dominato dal pensiero maschile, ma offerta di un altro pensiero per rendere veramente paritarie le opportunità di incidere sui nostri comuni destini di umani su questa, unica, terra.
Succede che tra amiche, magari al termine di una telefonata, ci diciamo “a presto, ci si vede su mezzocielo!”. E’ diventata per noi una consuetudine, quasi un appuntamento, la curiosità e l’interesse di leggere un nuovo articolo e magari aggiungere un commento. Siamo tante, siamo diverse, ma tutte orgogliose di noi stesse che stiamo dalla stessa metà del cielo e del nostro essere donne. Grazie a tutte ed auguri!
grazie Silvia della bella notizia che ci dai, pensare che per alcune di voi sia diventata una consuetudine vedersi su mezzocielo.it è il più bel regalo di fine e inizio anno che ci sia dato ricevere. L’impegno, la voglia di comunicare con altre donne che stanno altrove e vivono altre realtà, che mettiamo in quello che pensiamo e condividiamo, è largamente ricompensato da questa consapevolezza: non facciamo un lavoro inutile, viva viva le donne solidali!!!
grazie Rosanna, Silvana, Silvia, Clara….per la compagnia che ci fate! è bello incontrarsi su mezzocielo
auguri anche da parte mia
Gemma
Care amiche del web vicine e lontane, come diceva Nunzio Filogamo quando ero bambina, grazie di esistere, come diceva Eros Ramazzotti quando ero una giovane donna, e di avere il desiderio di incontrarci scrivendo e leggendo su Mezzocielo.
Avanti così anche nel 2015!
Ciao, anche se indosso ancora la stanchezza di questi giorni di lavoro, sono contenta di fare a tutte gli auguri per un anno felice e ricco di belle novità. Mezzocielo per me è un canale di sfogo, un giornale che mi permette di esprimere tutta la rabbia per questi anni difficili, per una politica abbrutita dai piccoli interessi di bottega e per la mancanza di un sogno che ci permetta di volare alto e di capire che il mondo può essere diverso da quello che è. Dentro Mezzocielo ci stiamo con i nostri corpi, i nostri limiti e le nostre aspettative ed è per questo che, alcune volte, più che un giornale mi sembra una madre dalle braccia grandi, la porta d’ingresso per tornare a casa. Tanti auguri per un felice 2015!
L’anno nuovo
Indovinami, indovino,
tu che leggi nel destino:
l’anno nuovo come sarà?
Bello, brutto o metà e metà?
Trovo stampato nei miei libroni
che avrà di certo quattro stagioni,
dodici mesi, ciascuno al suo posto,
un carnevale e un ferragosto,
e il giorno dopo il lunedì
sarà sempre un martedì.
Di più per ora scritto non trovo
nel destino dell’anno nuovo:
per il resto anche quest’anno
sarà come gli uomini lo faranno.
(Gianni Rodari)
Il primo giorno dell’anno sentirvi così vicine a mezzocielo mi da un senso di allegria, abbracci particolari a Marcella che da Caltanissetta malgrado il lavoro pesante di alcuni periodi dell’anno non ci dimentica mai, un saluto particolare a Silvia sperando sempre che un giorno mandi ancora i suoi articoli , a Magda arrivata fra noi da poco ma che già si distingue, grazie a Clara amica particolare a Rita che da Padova ci manda i suoi strali ironici, a Gemma commentatrice bravissima, insomma a tutti e tutte pregandovi di starci sempre vicine, darci nuove idee, e soprattutto fiducia in un momento in cui la fiducia si fa così fatica ad averla.Abbracci a tutte, tutte!
Anch’io, che vivo a Ginevra, ma che adesso sto scrivendo sul computer di Clara, voglio testimoniarvi in questo primo giorno dell’anno la mia simpatia e solidarietà di donna, di cittadina, di romana- mezza siciliana, nonchè di svizzera
.
Auguri a tutte le donne del mondo e anche a tutti gli uomini, almeno quelli che apprezzano Louis Aragon, che ha scritto:
La femme est l’avenir de l’homme”.
Cosi’ lontane, cosi’ vicine, cosi’ simili , cosi’ diverse e cosi’ bene sia per tutta la nostra compagnia.
Cosi’ lontane, cosi’ vicine, cosi’ simili , cosi’ diverse e cosi’ bene sia,,per tutta la nostra compagnia.
Cosi’ lontane, cosi’ vicine, cosi’ simili , cosi’ diverse e cosi’ bene sia, per tutta la nostra compagnia.
Il triplice augurio di Rita(forse un errore del computer) sia di buono auspicio e ci renda tre volte fortunate
Se una donna fosse il prossimo Presidente della Repubblica sarebbe per l’Italia una grande fortuna per la nostra vita politica e parlamentare. Nel suo discorso, in vista delle imminenti dimissioni, Giorgio Napolitano, con uno sguardo rivolto al futuro, ha cercato di scuotere il Paese da un senso maligno di torpore che lo avvolge. “La reazione alla crisi, alla corruzione e alla criminalità deve essere collettiva….. Dobbiamo bonificare il sottosuolo marcio e corrosivo della nostra società”. Buon anno!
Auguri donne, di tutte le età, accomunate da un destino coatto, quello di nascere femmine. Facciamoci gli auguri e soprattutto facciamoci reciproco coraggio.
Dobbiamo smontare questa palla di mondo, ingiusto e violento.
Dobbiamo aprire gli occhi alle giovani donne per non farle cadere nelle trappole del conformismo.
Dobbiamo perseverare per affermare il principio del rispetto, l’unico strumento per non offendere e non farsi offendere.
Dobbiamo alzare muri all’invadenza, da chiunque arrivi.
Dobbiamo contrastare l’ignoranza, la prima nemica delle persone indifese e noi ancora siamo in questa categoria, insieme ai bambini e agli anziani.
Dobbiamo, dobbiamo dobbiamo… Il verbo che ci contraddistingue in ogni minuto della nostra vita.
Un mondo di auguri, donne. <3