la chiesa e i tangueri al tempo di Francesco

20 dicembre 2014 di: Federica Aluzzo

Siamo stati più di 3.000 i tangueri venuti da tutta Italia, circa 200 dalla Sicilia, in Piazza San Pietro per offrire il nostro regalo danzato al Papa che è venuto dalla fine del mondo, che ha il merito di attrarre anche gli atei per la sua simpatia ed umiltà, in occasione del suo 78° compleanno. E’ stato un evento storico, emozionante ed a momenti commuovente. Storico perché di rottura rispetto ad un passato freddo e a tratti molto conflittuale che ha caratterizzato il rapporto tra la Chiesa ed il ballo del Tango argentino, mai così abbracciato da un Papa come ha saputo fare, riempiendo di gioia i nostri cuori, Papa Francesco. Tra fine 800 e inizio 900 infatti, proprio in ambito ecclesiastico iniziò l’attività di condanna del tango tant’è che il Cardinale Amette in Francia lo proibì per l’alto contenuto di erotismo, sessualità, provocazione, promiscuità, miscuglio razziale che si percepiva in questo ballo. Di fronte alle interdizioni richieste dalle autorità ecclesiastiche parigine, si narra che Pio X desse disposizioni affinché una coppia di ballerini di tango gli fornisse un’idea precisa del nuovo ballo, per valutarne direttamente, di persona, gli aspetti scandalosi. Avvenuta l’esibizione riservata di danza, il sommo Pontefice avrebbe detto: «a me sembra che sia più bello il ballo della furlana; ma non vedo che grandi peccati vi siano in questo nuovo ballo». Dispose perciò la revoca della sanzione ecclesiastica prevista per chi lo avesse praticato. Ma rimase non ben visto da parte di molti vescovi di tutta Europa. Un evento storico, quindi, ieri in cui il Tango non solo era accettato, ma è stato anche fonte di intimo scambio, complicità ed empatia tra noi tangueri ed un Papa argentino che coglie l’essenza di questo ballo da lui stesso amato e praticato da ragazzo, il cui sapore lo riporta inevitabilmente nella sua terra d’origine. E’ stato emozionante, vedere Piazza San Pietro invasa da fazzoletti bianchi che sventolavano con entusiasmo quando Papa Francesco si è rivolto proprio al gruppo di Tango, dicendo che la piazza sembrava la Piazza di 2×4 e che il nostro spettacolo dedicato a lui gli avrebbe fatto respirare un po’ di vento pampero. Così come si sarà sentito a casa bevendo con fiducia il mate che gli hanno offerto dalla folla o spegnendo le candeline arrivate su una torta mentre la piazza in coro cantava Tanti Auguri.

Dopo l’Udienza generale in cui Papa Francesco ha commentato il Vangelo richiamando il valore della famiglia e della non violenza, con particolare riferimento a quella sui bambini, noi tangueri siamo stati aspirati nel vortice della più grande ed emozionante milonga della storia (luogo in cui si balla tango) proprio al limite di Piazza San Pietro, per rivivere la magia della rete di abbracci, con un solo obiettivo, espresso in maniera commuovente dalla lettera che Cristina Camorani, organizzatrice dell’evento, ha mandato al Papa da parte di tutti noi:

«Buon Compleanno, tanti Auguri…da parte di quel piccolo mondo che tutte le sere si ritrova in luoghi comuni, ad abbracciarsi, in un abbraccio unico, grande, un abbraccio di Pace…E la sua Musica testimone, fa sentire le sue Storie… di vita, di Amicizia, di Famiglie, di Emigranti, di Sofferenze, di Argentina, di Amore. Siamo quelli del Tango, quelli che ballano il Tango, che lo vivono, che lo respirano .

Siamo quelli che oggi ci siamo riuniti perché con il Tango vogliamo fare il nostro regalo di Compleanno al nostro amato Papa, sperando sempre in un mondo migliore, senza guerre, per chiamare la Pace, perché dove ci sono gli abbracci, non ci sono le guerre e l’essenza del Tango è l’Abbraccio. Che sia un Abbraccio di Pace. Auguri, Auguri, Auguri Papa Francesco».

Il Tango e i suoi Abbracci

5 commenti su questo articolo:

  1. Federica scrive:

    rivivo l’emozione anche leggendo l’articolo. Tengo a precisare che la prima foto è di Denis Rasia. Grazie a tutti!

  2. Cristina Camorani scrive:

    Grazieeee…è bellissimo…<3

  3. Lucia scrive:

    Per la prima volta sono stata a due passi dal Papa e tutto è questo grazie alla mia più grande passione..il tango!
    Grazie a tutta l’organizzazione che ha permesso tutto ciò, è stato davvero un’emozione unica,anche se non ho ballato tanto ho provato un immenso piacere nel guardare questo meraviglioso spettacolo. 3000 tangueri ballavano a piazza San Pietro e poi a Castel Sant’Angelo, una magia!!!! Grazie Federica Aluzzo per questo articolo.

  4. Giacoma scrive:

    Un evento unico, splendido, vissuto con un’intensità senza uguali. Queste parole incidono nel tempo le emozioni che ciscuno di noi ha sentito sia come singolo che come appartenente ad una comunità affiatata ed in armonia. Grazie Federica!!!!

  5. luciano scrive:

    Per noi tangueri romani” non è stata la classica passeggiata, abbiamo assaporato i sampietrini romani, prima in piazza dove abbiamo ballato con la prima persona che ci ha abbracciato buttando per terra giacche e zaini. Continuando poi a ballare per le vie del centro per tornare a chiudere lo splendido pomeriggio di sole a Castel Sant’Angelo. Grazie a Cristina e all’organizzazione. Un abbravccio a Federica per il ballo in piazza

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