per Tilde che se ne è andata

9 dicembre 2014 di: Rosanna Pirajno

Il giorno dopo la scomparsa di una persona cara, di un altro pezzo importante di te già mutilata di amore profondo, è il più difficile da superare, devi rimodulare la vita su altri percorsi che mancano degli appigli ai quali aggrappavi le tue consuetudini, le grandi cose che coltivi nell’animo e le minuzie che scandiscono le giornate, la telefonata, la richiesta di un consiglio, lo sfogo liberatorio, ciao come stai anche io ho dolori di schiena, ci vediamo stasera per il concerto o nel pomeriggio per la presentazione del libro o domani per la conferenza, il cinema al primo spettacolo per il film che non si può perdere, le interminabili discussioni su chi votare che si accendevano a tempo di elezioni, anche i rimbrotti per le critiche che non partivano, voi delle associazioni ambientaliste perché non salvate questo e quello, perché state zitti e buoni, questa città è a perdere e non fate niente, della cultura nessuno più si cura, e quanto pesa adesso non sentire più quella voce, la solitudine che incalza fa paura, cerchi fra vecchie carte brandelli della prima vita vissuta insieme, il ginnasio il liceo l’università la vita coniugale con i rispettivi mariti i viaggi avventurosi la professione l’insegnamento le speranze le amarezze il conforto le vacanze insieme il mare l’isola la casa da montare le cene affollatissime di amici le amicizie comuni le compagne di scuola la classe del liceo la memoria dei maestri di scuola e di vita, il professore di greco che era il nostro faro e l’architettura che era la tua missione, Tilde che te ne sei andata ieri trascinando con te il punto fermo su cui poggiavano le mie debolezze, Tilde che non sentirò più da ora in poi dopo aver condiviso ogni respiro, da ragazze da giovani da adulte e infine anziane seppure “le ragazze” eravamo per chi ci vedeva sempre insieme nei soliti posti, io e tu così diverse e così unite, tu religiosa osservante e io atea mangiapreti, io attivista politicizzata e tu osservatrice distaccata, io presa da facili entusiasmi tu riflessiva e razionale, tu professionale e rigorosa fino al sacrificio, tu attenta e devota alla bellezza e alla perfezione del creato che doveva riflettersi nelle umane cose, questo era il tuo imperativo categorico, tu sempre prodiga di attenzioni e consigli e pensieri e sostegno e dono anche di te stessa, e io no. Ma non c’era Rosanna senza Tilde, in questa vita. E ora?

7 commenti su questo articolo:

  1. silvana scrive:

    Raramente I miei occhi conoscono le lacrime, non il pianto, ma quell’inumidirsi discreto, appena un accenno di ciglia bagnate, di palpebre gonfie, oggi alle tue parole Rosanna come un sospiro liberatorio mi sono commossa per te, ancora una volta so dirti soltanto coraggio.

  2. Marilena Monti scrive:

    Rosanna cara, conosco il tuo dolore. Perdere un amico di sempre è una mutilazione irreversibile. Un ramo di te, sempreverde, fiorito, che all’improvviso non c’è più! Linfa vitale che ti viene a mancare e ti asseta. Ti immagino a rovistare tra carte, foto, pizzini, programmi di teatro; ti vedo a ripercorrere infinite, le stanze della memoria. Ti immagino: sorrisi e lacrime ad alternarsi come il sole fa con le nuvole. Non posso dirti che passerà . Lo sai bene. Questi scippi sono “gli scippi” che la vita ci impone e per i quali non c’è rimedio. Ti dico che è in te, questo sì e tu ce la riporti e la fai vivere. Questo è il compito di chi ha amato e ancora è qui.
    Ti abbraccio forte
    Marilena

  3. roberta messina scrive:

    Non c’era Rosanna in questa vita senza Tilde. E ora? Ora Tilde vive nel ricordo di Rosanna e in un’altra vita, quella in cui Tilde credeva, eterna, o quella, sempre eterna, della memoria dei cari, in cui Rosanna crede. Proprio come la mia amica, la nostra meravigliosa amica Manù vive, per sempre, nei nostri cuori e, io credo, pure su quella nuvoletta rosa e soffice che ogni tanto passa su Ustica.

  4. Fernanda Di Monte scrive:

    LA MORTE ANCHE PER CHI E’ CREDENTE E’ DOLOROSA, LA FEDE AIUTA MA NON TOGLIE LA SOFFERENZA. POSSO SOLO DIRE A ROSANNA “MANGIAPRETI”… MA NON “MANGIASUORE”…CHE LE SONO GRATA PER LA SUA BENEVOLENZA… E CHE PREGO PER TILDE E ANCHE PER LEI. SONO CERTA CHE LA SUA AMICIZIA IN FORME MISTERIORE NON LA LASCERA’ MAI. E’ UNA DELLE RARE VOLTE CHE IL “PER SEMPRE” E’ AUTENTICO… CON STIMA E AFFETTO SUOR FERNANDA DI MONTE

    • Rosanna Pirajno scrive:

      carissima Fernanda, tu sai che provo per te – suora – stima e affetto e io so di essere ricambiata nonostante la pensi da mangiapreti, amo i credenti come te che sanno trovare le parole giuste – da laica io direi – per lenire il dolore di una non credente, ti ringrazio per le tue preghiere che gradisco proprio perché io non ne sono capace. Ti bbraccio.

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