non nominare il nome di Dio invano…
Noi siamo Cabu e Charb e Wolinski e Tignous, noi siamo i quattro vignettisti uccisi dai talebani oggi nella sede del giornale satirico Charlie Hebdo, noi siamo i loro spiriti liberi e la loro allegria, il loro talento e la loro poesia dissacrante, noi siamo anche le altre otto vittime di una ferocia che non ha limiti, noi siamo inorridite e sconvolte per tutto il dolore, per tutto l’odio, per tutta l’inutile sofferenza che in ogni angolo di mondo stanno seminando questi spietati carnefici senzadio, vendicatori di un Dio che non può essere dalla loro parte.
Noi ci aspettiamo che l’accusa di blasfemia di cui questi assassini si fanno forti, impugnando armi micidiali che non lasciano scampo a fanciulli e gente inerme e ad “infedeli” armati di matite e pennarelli, sia rilanciata sulle loro teste da quanti hanno il dovere di insegnare che Dio si offende per la ferocia delle armi, non per l’irriverenza di una vignetta.
Grazie Rosanna per questo articolo. Totale solidarietà con le vittime
Siamo tutti con loro e contro la ferocia e la barbarie
E speriamo che alla barbarie noi occidentali non si risponda con un odio indiscriminato verso chi possa venir anche
solo sospettato di essere musulmano: questi terroristi sono gente senza Dio, non appartengono ad alcun credo, come
é stato anche detto pubblicamente da diverse autorità religiose.
Questa mattina scrivevo su FB queste brevi parole…
Solo l’intelligenza ci salverà. Non altro.
Il pericolo mortale è l’integralismo, declinato in tutte le religioni e fedi.
La libertà di pensiero non include la sottomissione.
Da questo obbligo alla sottomissione dobbiamo allontanrci il più possibile, usando tutta la nostra intelligenza.