“Facebook salverà i cinema d’essai?” dal Corriere della Sera del 04.02.15

4 febbraio 2015 di: Anna Zinola

…Altre puntano sull’organizzazione di incontri con i registi o gli attori, così da creare, intorno al film, una sorta di evento. Un’altra strada intrapresa è la ristrutturazione degli spazi, in modo da ricavare 2 sale, seppure a capienza ridotta, e ampliare così l’offerta. Tuttavia qui torna, ancora una volta, il problema del reperimento delle risorse economiche.

Secondo le indicazioni emerse da un’indagine commissionata da Fice (Federazione italiana cinema d’essai) all’Università Bocconi un’ulteriore, possibile strategia risiede nella creazione di un più saldo legame con i social network. Facebook e affini potrebbero, cioè, essere utilizzati per intercettare i giovani, che rappresentano un segmento fondamentale in un’ottica di medio-lungo periodo.

Se ben gestiti, i social network potrebbero, per esempio, favorire il passaparola o supportare il processo di costruzione di una programmazione “su misura” del pubblico. Si tratta di un’idea interessante, sebbene non così facile da mettere in pratica, anche a fronte del tipo di impegno richiesto e dell’età media tendenzialmente adulta degli esercenti dei d’essai. Insomma, almeno per il momento, una ricetta per i cinema d’autore non c’è.

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