In carcere per aver abortito:in El Salvador finalmente un primo passo per la libertà delle donne

1 febbraio 2015 di: Stefania Savoia

In molti paesi del mondo l’aborto è ancora proibito e punito con anni di carcere. Tra questi moltissimi si trovano in America Latina. In alcuni non è permesso alle donne di interrompere volontariamente la gravidanza nemmeno se c’è un oggettivo pericolo di malformazione del feto.

El Salvador, uno dei paesi più poveri del mondo, è anche uno dei paesi con una legislazione tra le più dure in merito all’interruzione di gravidanza che, ovviamente, non si può praticare negli ospedali pubblici ma in strutture private per le più fortunate, o con l’aiuto di mammane sotto le cui mani spesso molte donne muoiono.

Pochi giorni fa a Carmen Guadalupe, una tra le 17 donne recentemente condannate per aver abortito, è stata sospesa la condanna grazie all’indulto.

Un piccolo passo dopo che negli ultimi anni le donne hanno cominciato a ribellarsi a una legge severissima che lede i diritti civili di base delle donne salvadoregne. Molti sono i gruppi attivi oggi in El Salvador e hanno dato vita a questa battaglia a partire da un caso, risalente al 2013,  la cui crudeltà è esemplare di un sistema patriarcale e bigotto, il caso noto come il “Caso Beatriz” ovvero la storia di una giovane donna incinta a cui era stata negata la possibilità di abortire nonostante le evidenti e terribili malformazione del feto che portava in grembo, nato e subito dopo morto senza danni, almeno fisici, nella donna. In questi giorni anche la Presidenta cilena, Michelle Bachelet, ha portato in congresso una legge per depenalizzare l’aborto terapeutico, legge che risale ai tempi di Pinochet. Speriamo che questi segnali positivi possano al più presto dare buoni frutti in Cile, in El Salvador e negli altri paesi in cui ancora si nega il diritto di scelta delle donne, così come il diritto alla nostra salute.

Per saperne di più leggi questo articolo da El Pais ( in lingua spagnola) o anche dal Corriere della Sera ( Italiano) tramite i quali sono venuta a conoscenza della vicenda.

1 commento su questo articolo:

  1. Silvana scrive:

    Ben tornata Stefania!

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