etica e morale pari non son

17 marzo 2015 di: Ornella Papitto

Ci risiamo. Punto e a capo. Come se nulla fosse accaduto o quasi. Un vecchio politico vecchio che viene “assolto” e ogni sua azione odora di solvente, come lo sgradevole odore di acqua ragia. E siamo punto e a capo. Quale ė la posizione dei laici? A cosa gridano? All’ennesimo “scandalo” giudiziario in cui la “prova” non è sufficiente per ricondurre nell’alveo della giustizia terrena chi si ritenga superiore ad essa?

E ci risiamo. La Chiesa diventa linguaggio comune per religiosi e laici. Non ci sto. Per nulla. I laici dove hanno sepolto l’Etica? È rimasta la morale, come “costume” di specifiche culture e di un determinato periodo storico: anche il nostro, buio come non mai.

L’Etica non subisce modifiche con il passare del tempo. È sopra tutto. Indica la strada ai comportamenti umani e «si occupa più specificamente della sfera delle azioni buone o cattive e non già di quelle giuridicamente permesse o proibite o di quelle politicamente più adeguate». (Treccani).

Questa laicità meschina e mediocre che ha abbandonato l’Etica alle ortiche, impaurita di essere scambiata per moralista! È chiaro che la morale attuale oltre che immorale è anche e sopratutto amorale: senza morale, oltre la comune morale. Oltre il “comune senso del pudore”.

È la tracotanza del potere. Il considerarsi Dei, quindi inattaccabili ed inaccessibili, compresa la pletora di mezzi uomini, proni, al servizio ben pagato, del signore di turno, lo stesso che riempie loro generosamente le tasche mentre li svuota di valore e di dignità.

Adoro l’Etica che non mi ha mai ingannata. Solo da essa mi lascio guidare. Detesto la morale perché è, da sempre, al servizio del potente di turno.

2 commenti su questo articolo:

  1. Silvana F scrive:

    Cara Ornella sei stata quasi telepatica è questo che desideravo scrivessi e l’hai fatto! Tanti auguri di buona salute.

  2. rossella caleca scrive:

    L’Etica laica, questa sconosciuta (in Italia). O meglio, questa dimenticata: perchè sono stati molti gli uomini e le donne di cultura, ed anche impegnati in politica, che hanno sognato e cercato di ricostruire su di essa la composita identità della nostra nazione. Sono stati, appunto. Sottolineo e sottoscrivo la frase più densa del tuo bell’articolo: “Adoro l’Etica che non mi ha mai ingannata”.

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