pacifiche proteste e sentenze giuste per i no muos

13 aprile 2015 di: Marcella Geraci

Sono state oltre duemila le persone che hanno animato il corteo No Muos del 14 aprile, organizzato a ridosso del sequestro preventivo effettuato dalla Procura di Caltagirone per ottemperare alla sentenza del Tar Sicilia, che ha dichiarato abusivo il sistema di comunicazione satellitare della Marina militare americana. Uomini, donne, bambini e bambine hanno sfilato cantando e scandendo slogan lungo la strada che porta alla base di Contrada Ulmo. In molti avevano il viso truccato come gli Indiani d’America, per far passare il messaggio che la volontà di un popolo e la sovranità di un territorio sono principi da rispettare. I manifestanti hanno raggiunto Niscemi da tutta la Sicilia e hanno preso parte al corteo anche le mamme di Lampedusa, i rappresentanti del Movimento No Tav e dell’Anci Sicilia.

«Il senso della giornata di oggi è che la manifestazione è un ulteriore passo avanti. Senza la mobilitazione dal basso, la battaglia non può essere vinta» ha dichiarato Paola Ottaviano, legale No Muos. «Oggi finalmente, dopo diverse manifestazioni, abbiamo due vittorie in tasca. Abbiamo sempre avuto ragione e la legge è dalla nostra parte» ha aggiunto Concetta Gualato, responsabile del Comitato Mamme. Protagonisti e protagoniste del corteo anche bambini e bambine che hanno sfilato dietro uno striscione con la parola “abusivo”. Cantando, ridendo e facendo festa il movimento No Muos ha segnato così un’altra pagina di lotta. L’ennesima, allegra battaglia per ricordare a tutti che la Sicilia è una terra di incontro, un’isola che vuole la pace.

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