a Cannes repetita non iuvant

26 maggio 2015 di: Fortunata Pace

«Viva i francesi, dissero i francesi» e la storia si ripete. Anche a Cannes. Inutili i consensi di pubblico e critica, fuori tutti: Garrone, Moretti e Sorrentino! Ma perché non se lo fanno in autarchia assoluta, il festival, anziché sforzarsi di dare un contentino all’Ungheria e giocarsela abbondantemente in casa la consueta partita?

D’accordo, siamo stizziti ma soprattutto – visto che i nostri registi poi ce la fanno alla grande – ma di questa falsa superiorità francese, noi che ci trasciniamo senza ragione, seppur nulla va tolto ai loro reali meriti o piuttosto a certa loro identità, di un vago, soffocante complesso, dobbiamo liberarci. Venezia è alle porte, facciamo attenzione al panorama globale e stiamo attenti alla Giuria. A loro, dobbiamo di certo una storica rivoluzione. Ma tre registi su tre, senza alcun riconoscimento, appare davvero troppo.

3 commenti su questo articolo:

  1. carlo scrive:

    Secondo me “rosicano” ancora per la sconfitta ai mondiali di calcio
    La vittoria fu ottenuta dall’Italia, che conquistò il quarto titolo mondiale,
    battendo la Francia ai rigori dopo che la partita era terminata 1-1

  2. Marina scrive:

    Però la giuria era presieduta da Ethan e Joel Cohen, statunitensi, e solo un membro della giuria era francese, l’attrice Sophie Marceau.
    i francesi sono sciovinisti, ma noi italiani dovremmo saper perdere con più classe.

  3. stella scrive:

    le aspettative erano alte
    si è parlato troppo prima…come al solito…
    parlano e scrivono inesperti e incompetenti
    lasciamo valutare e giudicare chi ne ha le competenze e la facoltà di farlo
    restituiamo i ruoli

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