in memoria

7 maggio 2015 di: Marina Gasperini

Mer e mère sono due parole francesi che si pronunciano allo stesso modo, ma hanno un significato diverso. O forse no ? La mer, il mare non è l’archetipo della mère, la madre? I Romani chiamavano il Mediterraneo Mare nostrum, perché il loro impero si estendeva su tutte, o quasi, le coste, ma anche perché abbracciava tutti i popoli che vi si affacciavano, i quali accedevano facilmente alla cittadinanza romana. La mater romana, la lupa, aveva abbastanza latte per nutrire tutti i suoi figli…  Oggi, il Mediterraneo è diventato una fossa comune per i dannati della terra. Ma poiché una catastrofe scaccia l’altra, i media hanno spostato l’attenzione verso il terremoto in Nepal, più lontano. E poiché la contestazione all’Expo è più vicina, i media ritornano a parlare dei nostri problemi. I morti annegati resteranno in fondo al mare, in fondo ai giornali, in fondo alla nostra coscienza.

2 commenti su questo articolo:

  1. maria scrive:

    Nessun uomo è un’isola,
    completo in se stesso;
    ogni uomo è un pezzo del continente,
    una parte del tutto.
    Se anche solo una zolla venisse lavata via dal mare,
    l’Europa ne sarebbe diminuita,
    come se le mancasse un promontorio,
    come se venisse a mancare una dimora di amici tuoi,
    o la tua stessa casa.
    La morte di qualsiasi uomo mi sminuisce,
    perché io sono parte dell’umanità.
    E dunque non chiedere mai per chi suona la campana:
    essa suona per te.

  2. Aldo Torre scrive:

    Belle parole Marina, bel memento, così è stato scelto bene anche il commento che riportandoci a “per chi suona la campana” ci ricorda come non mai,ora, tutto è globale ance la morte.

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