l’Europa cambia le regole per l’accoglienza ai migranti

16 maggio 2015 di: Rossella Caleca

Una svolta che cambierà profondamente la politica europea sull’immigrazione: la proposta di Juncker, se riuscirà ad essere approvata, oltre che dalla Commissione, anche dal Consiglio e dal parlamento di Strasburgo, andrà incontro a molte delle richieste che da tempo venivano avanzate alle autorità europee, introducendo l’obbligo per tutti i paesi membri ad accogliere i migranti secondo un sistema di quote, cambiando le norme per il riconoscimento dello status di rifugiato, realizzando missioni per il contrasto alle attività dei trafficanti e di aiuto ai paesi d’origine e di transito dei migranti.

Ci chiediamo in molti se non è stato il peso dell’ultima, terribile strage di migranti nel Mediterraneo a far spostare l’ago della bilancia europea verso una maggiore e più concreta solidarietà, che riconosce finalmente la portata di ciò che sta accadendo e la necessità di non scaricarne le conseguenze sui paesi di “frontiera”. Anche le preoccupazioni della Germania, paese obiettivo per la maggioranza di coloro che chiedono asilo, avranno avuto forse un ruolo nella svolta. In ogni caso, il superamento della convenzione di Dublino con l’istituzione della figura di “asilante europeo”, che consente ai richiedenti asilo di spostarsi liberamente tra i paesi membri, è di fondamentale importanza; come lo è l’integrazione nelle politiche estere per le missioni di contrasto al traffico e di aiuto economico ai paesi africani, per le quali Federica Mogherini curerà il coordinamento.

E’ una nuova sensibilità verso la sofferenza di milioni di esseri umani, nata anche dalla consapevolezza delle colpe e degli errori del passato remoto e recente, o la presa d’atto dell’inevitabile, dell’insensatezza di chiudersi nella “fortezza Europa” e respingere come assedianti uomini e donne in fuga dalla morte, in cerca di una vita migliore, della vita semplicemente?

Imparare l’accoglienza è necessario oltre che giusto: sono loro che ci faranno migliori, non viceversa: e ci daranno un nuovo “noi”.

1 commento su questo articolo:

  1. maria scrive:

    la solidarietà è un sentimento nobile, induce gli esseri umani a darsi mutuo appoggio nei pericoli e nelle sventure
    Non tutti sono disponibili ad accogliere chi fugge dalla morte e chiede accoglienza: troppo faticoso accorgersi che ci sono realtà chenon si possono ignorare ma che infastidiscono il nostro mondo ovattato e pieno di comodità e agi

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