Sud, contro quelli che ‘è meglio non destinare fondi al Meridione’ da “Il Fatto Quotidiano” del 04.05.15
…E spero vivamente di non dover ascoltare o leggere mai più affermazioni di certi personaggi che, dall’alto dei loro curricula di politici o accademici, oggi affermano come sia assolutamente corretto non destinare più fondi per le infrastrutture al Sud,perché, tanto, “se li prende la mafia”. Questo è intollerabile, offende la dignità del sangue dei nostri martiri recenti: dalla Chiesa,Livatino, Cassarà, Falcone, Impastato, Diana, Puglisi, Borsellino, Grassi, e mortifica lo sforzo quotidiano di associazioni, imprenditori e singoli cittadini. Penso a Libera, ad esempio, che letteralmente “sottrae terreno” all’illegalità.
Se fosse davvero questa la motivazione delle continue riduzioni di investimenti infrastrutturali al sud, sarebbe la vera resa della legalità e delle istituzioni nelle nostre terre, dove pur si agita un fermento di giovani che provano a “restare”, impiantando nuove forme di impresa innovativa, con il coraggio di confrontarsi con problemi sociali, economici, e, inutile a dirsi, infrastrutturali. E questo è il Sud che cresce, sotto la cenere della retorica e delle iniquità….
Si legge ancora, più avanti, su il Sole24Ore, “In realtà, in Italia le diseguaglianze crescono nelle due grandi fasi recessive, quella dei primi anni Novanta e nell’ultima crisi. Esse si innestano su elementi di strutturale debolezza”. È quella “strutturale debolezza” che va combattuta. Il divario va ridotto, o le ripercussioni su tutto lo scenario nazionale saranno sempre più imponenti. Interessa tutti gli Italiani. È un fatto tanto ovvio quanto sistematicamente eluso.