lo stereotipo di Jenner

16 giugno 2015 di: Angela Lanza

La Repubblica del 9 giugno ha pubblicato un notevole articolo dal titolo “Tra femministe e transgender: chi ha ragione sulledonne?”,  in cui riporta quanto scritto dalla giornalista e femminista Elinor Burkett per il New York Times che spero possiate leggere per intero.

Burkett si rifiuta giustamente di essere rinchiusa in uno stereotipo, perché questo fa Bruce Jenner (ex campione olimpico didecathlon) che cambiando sesso e diventando Jenner Caitlyn, nell’intervista si rifà a modelli femminili che non rappresentano le donne. Viene infatti escluso, da chi guarda in superficie e riduce le donne solo a seno e vagina, tutto un vissuto importante nella formazione della personalità delle bambine e quindi delle donne. Dimenticando quanto incida un segnale, ricevuto sempre “giorno dopo giorno” e avere distillato dall’ambiente “goccia dopo goccia”, che chiaramente indica che il tuo posto non è al centro dell’esistenza ma sempre in periferia, e se vuoi raggiungere il centro devi superare una serie di ostacoli spesso insuperabili per non essere, alla fine, mai riconosciuta. Perché tuo non è l’approccio al Pensiero o alla Storia, così come vengono insegnati e via di questo passo… e mi fermo qui perché l’elenco sarebbe infinito.

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