qualche domanda sulla città, ‘mpalermu

7 giugno 2015 di: Fortunata Pace

Per parlare alla gente, i politici, quelli che contano, diciamo Renzi e pochi altri, hanno a disposizione, appena lo vogliono, i media e la rete. Che Grillo scelse a tutto tondo, anche se ormai non disdegna la tv. Dicono solo ciò che conviene loro, giocano sugli umori della gente con sempre crescente abilità e si combattono senza ritegno. Così non è per gli amministratori locali che con la gente dovrebbero avere contatti continui e diretti, istituire una vera e propria agorà nel tentativo di farsi accettare e soprattutto fare accettare molte delle loro decisioni, o altrettante omissioni di esse. Se la gente capisce, se si riesce a coinvolgerla e se soprattutto si convince, si evitano malumori e probabilmente non si perdono voti. Ad una città paralizzata dai lavori per attuare contemporaneamente linea ferroviaria e metropolitana, va spiegato bene e in modo diretto, con incontri frequenti e altrettanto frequenti comunicazioni, il perché deve, per un certo tempo (e occorre con chiarezza quantificarlo) sacrificarsi e vanno spiegate, ora per il futuro, i vantaggi che può ricavarne. Qualcuno pensa al traffico: come se ne avvantaggerà la circolazione? Le auto saranno meno indispensabili o faranno chilometri in più anziani e disabili? I posteggi appositi saranno più numerosi e se ne attiveranno altri? Se si pensa che chi a Palermo è responsabile del traffico, non si è mai fatto una passeggiata in auto da o verso Partanna Mondello o ha cercato di raggiungere piazza Leoni attraversando via marchese di Villabianca e oltre, tanto per fare un paio di esempi, che speranze abbiamo dopo una estate, intasati sotto il sole, rispetto a quel che ci aspetta in futuro? Forza parliamone, faccia a faccia e diffusamente. Chissà, può capitare che la citta collabori e ringrazi.

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