saluti estremi laici, si può
Mi giunge voce che il Comune stia approntando un locale per lo svolgimento dei riti funebri laici. Era ora. Sono così contenta della notizia attesa da tempo, che anticiperei la dipartita pur di vedere l’effetto che fa inaugurarlo. Comunque parenti e amici sono avvertiti, il luogo che sta per aprirsi è pure bello e ci mancherebbe che fosse triste, si preparino dunque canti e suoni e pensieri e ritratti e poemetti, ché anche chi non crede nella vita eterna avrà pure ‘mpaliermu, se non la cremazione che mafia sabota perché non gli conviene, almeno quella partecipazione amicale all’ultimo saluto che tratteggia – in morte, si sa, tutti buoni siamo dipinti – il posto tenuto da viva/o nell’aldiqua, come lo hai speso quel dono della vita e se hai meritato che a congedarti non siano parole d’ordinanza del prete sconosciuto di una chiesa non frequentata, o il silenzio di esequie clandestine, ma il viatico di chi della tua dipartita un poco si rattrista un poco si dispera e un poco forse gioisce, senza per questo camuffare i segni di un passaggio terreno così così con aspettative di perdoni celesti che lo riscattino. Anche laici, miscredenti o atei avranno dunque, grazie a chi infine ha raccolto vecchie istanze e sollecitazioni, il luogo della preghiera laica per il commiato da una vita terrena intensamente amata e religiosamente vissuta, seppur non da religiosa/o praticante chiese.
Si potrebbe andare tutti quanti al tuo funerale
Vengo anch’io? No tu no
per vedere se la gente poi piange davvero
e scoprire che per tutti è una cosa normale
e vedere di nascosto l’effetto che fa