Ultimo tema scelto: la Resistenza
Soltanto il 2,5% dei “maturandi” italiani, ai recenti esami, ha scelto di svolgere il tema storico sulla Resistenza. La cosa è abbastanza sorprendente. Infatti, solo poche settimane fa è stato celebrato in tutta Italia il 60° del 25 aprile 1945. Ricostruzioni storiche accurate, testimonianze preziose, cerimonie indimenticabili (bellissima quella tenuta nell’aula di Montecitorio con partigiani e partigiane ancora in vita ricevuti come ospiti d’onore) hanno invaso giornali e televisioni.
Possibile che nessuna traccia di tutto questo, o solo una traccia debolissima, sia rimasta nella coscienza e nella riflessione degli studenti?
Leggendo (o rileggendo) in questi giorni i tanti libri sulla Resistenza, si resta sempre sorpresi della forza morale, della consapevolezza civile, della generosità e del coraggio di tante donne, uomini, ragazzi (decine di migliaia) , protagonisti di quello straordinario periodo della storia italiana. Anche chi, come me, vi ha partecipato e si è salvato, secondo le imperscrutabili vie del destino, rivive quegli anni come una stagione di incredibili eroismi , che avrebbero dovuto mettere le fondamenta di una Italia nuova, degna di essere abitata e vissuta.
Si finisce per dubitare che i protagonisti delle squallide vicende di arrivismo, corruzione e mafia che ammorbano oggi la vita politica ed amministrativa del paese, facciano parte dello stesso popolo che seppe esprimere tanto amore per la conquista della indipendenza, della libertà, ed – usiamo pure una parola fuori moda –per l’onore della patria.
Il confronto tra oggi e ieri è troppo amaro. Direi: indigeribile.
Forse per questo le migliaia di adolescenti italiani alle prove della maturità, hanno preferito glissare il problema e parlare del web (il 50,7% di tutti i maturandi, il 61,9% di quelli provenienti dagli istituti professionali).